Cagliari, 5 Mar 2025 - Il 4 marzo scorso si è riunito il Comitato tecnico istituito nell’ambito del Protocollo d’intesa siglato nel 2018 tra la Regione Sardegna e l’allora ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo per riavviare l’iter di aggiornamento del Piano paesaggistico regionale (Ppr). La riunione, a cui hanno preso parte l’assessore dell’Urbanistica, Francesco Spanedda, i rappresentanti del Segretariato e delle Soprintendenze e i tecnici della Direzione generale dell’Urbanistica, rappresenta la prima, imprescindibile, tappa di un percorso articolato di co-pianificazione che consentirà di revisionare il Ppr, la cui redazione risale al 2006.
“Dopo quasi un ventennio, aggiornare il Piano non è solo una necessità operativa. In questo periodo di tempo molto è cambiato. Si pensi alle nuove forme di speculazione su alcune parti del territorio, come quelle interessate da impianti per l’energia rinnovabile o i mutamenti indotti dal cambiamento climatico e dai fenomeni di spopolamento”, commenta l’assessore Spanedda.
La revisione del Piano richiederà una fase di riesame di 130 decreti ministeriali di vincolo, che si sommano ai 40 decreti già validati. Vincoli che riguardano gruppi montuosi, edifici storici, beni identitari e aree d’interesse naturalistico e pubblico, come il castello di Las Plassas, il complesso di Monte Arcosu, Porto Ferro, Argentiera e la Giara, solo per citare qualche esempio.
“L’avvio dei lavori risponde anche all’esigenza di tenere fede agli impegni assunti dalla presidente Todde e dalla coalizione di maggioranza. L’aggiornamento del Ppr è infatti in cima alla lista di azioni previste dal quinto Asse programmatico per il governo del territorio, con la definizione degli ambiti di paesaggio non costieri e una nuova disciplina dei rapporti tra paesaggio e urbanistica. Il Piano è volto anche ad avviare un processo di affiancamento degli enti locali, soprattutto dei centri di minori dimensioni, che governano territori oggi isolati e fragili. Tra gli obiettivi di medio termine c’è anche il rafforzamento delle loro strutture tecniche”, conclude l’assessore Spanedda. Com
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