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Estorsione di 5.000 € e usura nei confronti di una donna, che dà in pegno la propria autovettura: un cagliaritano arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Cagliari.

Cagliari, 17 Mar 2025 – Il personale della Polizia di Stato di Cagliari, nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, ha arrestato un 48enne per le ipotesi di reato di estorsione e usura.

Nella giornata di mercoledì gli agenti della Squadra Mobile hanno proceduto all’arresto di un cagliaritano, ritenuto presunto responsabile di estorsione e usura, avendo concesso un “prestito usuraio” e tentato di estorcerne la restituzione, avendo in pegno l’autovettura della vittima, una 58enne cagliaritana.

La donna, in stato di indigenza, si era rivolta all’uomo per ottenere un prestito di 4.000 € che le veniva concesso in contanti concordando la restituzione di 5.000 € entro tre settimane; oltre a ciò, a garanzia del debito, la vittima aveva consegnato all’estorsore, la propria autovettura del valore commerciale di almeno 13.000 €.

Oltre a ciò, dopo essere entrato in possesso dell’autovettura della poveretta, scaduto il brevissimo termine di riscossione, la minacciava di procedere alla trascrizione del contratto di vendita al Pra così da divenirne a tutti gli effetti proprietaria.

A questo punto la donna, disperata si era rivolta alla Polizia raccontando il fatto. E gli agenti della Mobile, una volta ricostruita la vicenda, hanno proceduto all’arresto del presunto estorsore, peraltro già destinatario della misura di prevenzione dell’Avviso Orale del Questore, in ragione dei suoi molteplici precedenti penali e di polizia.

Al termine degli accertamenti di rito, il 48enne è stato dichiarato in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Uta dove rimarrà a disposizione dell’A.G. che dopo l'udienza ha convalidato l'arresto con l'applicazione della misura della detenzione domiciliare. 

“Denunciare è un atto di coraggio che può fare la differenza non solo per chi subisce un torto, ma anche per la comunità intera, specialmente quando si vive un momento di vulnerabilità, paura e indigenza. Può rappresentare un passo fondamentale per contribuire a costruire un sistema di giustizia più solido e a prevenire ulteriori episodi criminali, rendendo la comunità un luogo più sicuro per tutti.

Agire tempestivamente è fondamentale: la denuncia non solo determina l’inizio di un percorso di protezione ma contribuisce anche a prevenire ulteriori abusi”.

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