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“Tregua per navi, porti e centrali energetiche”, ma prima il criminale di guerra Putin alza il prezzo, per cominciare ad uscire dall’isolamento mondiale chiede l’alt alle sanzioni agricole.

Riad, 26 Mar 2025 - Primo passo verso la tregua tra Russia e Ucraina (alla quale non crede nessuno evendo a che fare l’aggressore dell’Ucraina e criminale di guerra ricercato in oltre 110 paesi al mondo), con l'accordo sul cessate il fuoco nel Mar Nero, lo stop agli attacchi contro le infrastrutture energetiche e il via libera al monitoraggio delle intese da parte di paesi terzi. La Casa Bianca ha diffuso due note parallele in 5 punti sui colloqui di Riad con le delegazioni di Mosca e Kiev. Zelenski parla di "passi nella giusta direzione". Oggi il presidente ucraino sarà a Parigi da Macron, in vista del vertice dei volenterosi di domani all'Eliseo. Atteso a Mosca il ministro degli Esteri ungherese Szijjarto. Venticinque anni fa Putin veniva eletto per la prima volta al Cremlino.

Il presidente americano Donald Trump che Putin lo rigira come vuole, ha detto ai giornalisti che la sua amministrazione sta "esaminando" le condizioni che il Cremlino ha affermato dovranno essere soddisfatte prima che un accordo sul Mar Nero possa essere implementato.

E, infatti, il presidente degli Stati Uniti Donald Trum, che pare non si fidi della parole del dittatore russo, ritiene che la Russia voglia porre fine alla guerra con l'Ucraina, ma ammette che Mosca potrebbe tirarla per le lunghe. "Penso che la Russia voglia porre fine alla guerra, ma è possibile che la stia tirando per le lunghe", ha detto in un'intervista rilasciata a Newsmax.

"Stiamo pensando a tutte queste condizioni in questo momento. Ci sono cinque o sei condizioni. Le stiamo esaminando tutte", ha detto Trump alla Casa Bianca. In precedenza, la Casa Bianca aveva affermato che sia l'Ucraina che la Russia hanno concordato di smettere di usare la forza nel Mar Nero, un accordo di principio che il Cremlino ha poi detto essere soggetto a diverse condizioni prima di poter essere implementato.

Tra questi presunti accordi di Riad, Al vertice dei “volenterosi” di giovedì a Parigi i leader saranno chiamati a esprimersi su quattro punti. 

Il primo, dicono fonti della presidenza francese, "è l'aiuto immediato che deve continuare ad essere fornito all'Ucraina. Questo punto sarà costruito attorno alle esigenze dell'Ucraina. Il vertice dovrà consentire a tutti di poter dire come vogliono procedere, cosa sono pronti a fare in perfetta coerenza con gli altri attorno al tavolo e quindi si tratterà non solo di definire i contributi in base alle esigenze espresse dagli ucraini, ma anche di definire i processi che consentano di farlo in modo efficace".
“Il secondo punto è che vogliamo un cessate il fuoco completo che l'Ucraina ha accettato già durante la prima sessione in Arabia Saudita, ed è stato un gesto importante da parte dell'Ucraina. Stiamo ancora aspettando una risposta completa dalla Russia a questa richiesta di questo cessate il fuoco completo”. 

"Il terzo punto è quello della durata degli aiuti all'esercito ucraino, che rimarrà la prima linea di difesa dell'Ucraina, naturalmente, ma anche della nostra Europa. La migliore garanzia di difesa e le migliori garanzie di sicurezza che gli ucraini possono avere sono tutti i mezzi fondamentalmente per prevenire una nuova aggressione russa e hanno mostrato molte capacità di capacità di innovazione durante questi tre anni e più di combattimenti e di aumentare il loro potenziale nell'industria della difesa". 

"Il quarto punto è quello della forza che proponiamo di mettere in atto con gli inglesi e il contributo di molti Paesi europei. Dobbiamo definirne i contorni dobbiamo definirne le modalità dobbiamo di nuovo garantire che sia costruita in modo coerente ed efficace ed è quindi un argomento di cui i leader parleranno sulla base del lavoro tecnico già realizzato".

Nei colloqui di Riad "non c'è stato alcun accordo con noi sui territori, lo sanno che questa è una questione delicata, ne ho parlato fin dall'inizio". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a proposito dei negoziati nella capitale saudita con gli americani, durante i quali non si sarebbe affrontata la questione dei territori occupati dalla Russia.

Il vertice sull'Ucraina in programma giovedì a Parigi avrà lo scopo di determinare quali Paesi saranno pronti a inviare un contingente militare in territorio ucraino in caso di tregua con la Russia, ha dichiarato martedì il presidente Volodymyr Zelensky. “Il nostro compito è quello di scoprire chi è disposto a fornire le garanzie di sicurezza” per inviare un ‘contingente’ militare, ha dichiarato in una conferenza stampa.

Il presidente ucraino si è opposto a qualsiasi “indebolimento” delle sanzioni internazionali contro la Russia, perché sa che queste concessioni non saranno usate solo per i cereali ma sicuramente cercherà di far entrare in russi parti elettroniche che gli mancano per le sue armi, mentre Washington si è detta pronta ad aiutare Mosca a facilitare l'accesso ai mercati mondiali dei prodotti agricoli e dei fertilizzanti russi. “Riteniamo che questo sia un indebolimento della nostra posizione e un indebolimento delle sanzioni”, ha dichiarato Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa commentando la proposta statunitense. Questa possibilità non era “nella nostra agenda, l'ha sollevata la parte americana” durante i negoziati a Ryad, ha aggiunto.

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