Cagliari, 7 Apr 2025 - I mercati asiatici aprono tutti in profondo rosso. La Borsa di Tokyo è scesa di oltre il 7% subito dopo l'apertura, quella Borsa di Seul è crollata del 4,6%, in seguito al crollo di Wall Street e sui mercati in preda al panico per l'impatto economico della guerra commerciale scatenata da Trump.
Intorno alle 01:10 ora italiana, alla Borsa di Tokyo l'indice Nikkei era sceso del 7,44%, a 31.255 punti, mentre l'indice Topix più ampio segnava -8,14%. A Seul, l'indice Kospi è sceso del 4,77% e alla Borsa di Sydney, l'indice S&P/ASX 200 crolla del 5,83%.
La Borsa di Mumbai è scesa di oltre il 3% nelle prime contrattazioni di oggi, in linea con i mercati asiatici in preda al panico per l'offensiva tariffaria del presidente americano Donald Trump e la rappresaglia cinese. In apertura l'indice Nifty 50, che rappresenta le maggiori società quotate in India, è sceso del 3,55%. Il Nifty IT, che comprende i giganti tecnologici indiani, è crollato del 5,53%.
L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso del 9,28%, ovvero 2.119,76 punti, a 20.730,05, mentre nella Cina continentale l'indice composito di Shanghai ha perso il 4,21%, ovvero 140,84 punti, a 3.201,17. Il crollo delle azioni di Hong Kong e Shanghai, in linea con gli indici delle altre borse asiatiche, è la conseguenza diretta del rischio di una guerra commerciale sui dazi tra Usa e Cina.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che i governi stranieri dovranno pagare "un sacco di soldi" per rimuovere i dazi ingenti che ha definito "medicine".
Parlando con i giornalisti, Trump ha dichiarato di non essere preoccupato per le perdite che hanno già spazzato via trilioni di dollari di valore dai mercati azionari di tutto il mondo. "Non voglio che nulla scenda. Ma a volte devi prendere medicine per risolvere qualcosa", ha detto di ritorno da un weekend di golf in Florida.
Trump ha affermato di avere parlato con i leader di Europa e Asia durante il weekend, che sperano di convincerlo ad abbassare i dazi fino del 50%. "Stanno venendo al tavolo. Vogliono parlare, ma non si parla se non ci pagano un sacco di soldi ogni anno", ha detto.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che intende discutere di questioni commerciali con il primo ministro Benjamin Netanyahu durante il loro prossimo incontro a Washington. Trump ha osservato che il commercio tra Stati Uniti e Israele sarebbe stato un argomento chiave all'ordine del giorno. L'incontro dovrebbe svolgersi oggi durante la visita di due giorni di Netanyahu nella capitale degli Stati Uniti, che include anche colloqui con alti funzionari americani.
La visita avviene in un periodo di forti tensioni, incertezza economica e sforzi diplomatici in Medio Oriente riguardanti la guerra in corso di Israele con Hamas. Negli ultimi giorni, i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti hanno aumentato la pressione sulle relazioni commerciali bilaterali, spingendo a richieste di negoziazione e revisione. Netanyahu e Trump hanno mantenuto una relazione di lunga data, con il leader israeliano che è stato il primo funzionario straniero a incontrare Trump dopo il suo ritorno alla Casa Bianca.
Infine un farneticante presidente pregiudicato Usa, minimizza il panico sui mercati azionari, a picco da giorni, come conseguenza dei suoi nuovi dazi, paragonandoli a "una cura" destinata a curare i mali dell'economia americana. "A volte è necessario assumere farmaci per curarsi", ha detto il presidente degli Stati Uniti a bordo dell'aereo presidenziale Air Force One, mentre gli indici azionari si avviano verso un altro calo a Wall Street e su tutti i mercati internazionali.
In pieno panico sui mercati azionari causato dai nuovi dazi Usa, il presidente Donald Trump argomenta che sono "l'unico modo in cui il problema degli enormi deficit finanziari con la Cina, l'Unione Europea e molti altri, può essere risolto".
In un post sul suo social Truth, Trump denuncia che "il surplus con questi paesi è cresciuto durante la presidenza del sonnolento Joe Biden. Lo invertiremo e lo invertiremo velocemente", ha scritto in stampatello. Questi dazi, ha aggiunto con enfasi il titolare della Casa Bianca, "stanno portando decine di miliardi di dollari negli Stati Uniti. Sono già in vigore e sono una cosa meravigliosa da vedere. Un giorno la gente si renderà conto che i dazi, per gli Stati Uniti d'America, sono una cosa meravigliosa!"
La Cina avrebbe accettato l'accordo sulla vendita di TikTok se non ci fossero stati i dazi imposti da Washington a Pechino, la scorsa settimana. Lo ha dichiarato il presidente Donald Trump, rivolgendosi ai giornalisti a bordo dell'Air Force One.
"Il rapporto è che avevamo più o meno un accordo per TikTok, non un accordo, ma abbastanza vicino, e poi la Cina ha cambiato l'accordo a causa dei dazi. Se avessi operato un piccolo taglio ai dazi, avrebbero approvato quell'accordo in 15 minuti, il che dimostra il potere dei dazi", ha detto Trump.
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