Cagliari, 9 Apr 2025 - Via libera dell'Unione europea alla lista dei contro dazi che Bruxelles metterà in campo per rispondere agli Usa. Le tariffe, che per la gran parte dei prodotti saranno del 25%, si applicheranno in tre tranche: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio, la terza dal primo dicembre. Il via libera è arrivato nella cosiddetta Comitatologia, procedura che la partecipazione dei rappresentanti dei Paesi membri nel rilasciare un parere formale a atti di esecuzione della Commissione. L'unica ad aver votato contro è l'Ungheria.
I dazi decisi dall'Ue nei confronti degli Stati Uniti saranno riscossi a partire dal 15 aprile per un valore complessivo pari a 20,9 miliardi di euro. È quanto si apprende da fonti della Commissione europea dopo il via libera degli Stati membri.
La riscossione sarà graduale: la prima tranche al via il 15aprile vale 3,9 miliardi di euro, la seconda del 16 maggio vale13,5 miliardi e la terza, il primo dicembre, 3,5 miliardi.
I contro dazi "possono essere sospesi in qualsiasi momento, qualora gli Stati Uniti accettino una soluzione negoziata equa ed equilibrata". Lo scrive la Commissione europea in una nota dopo l'approvazione delle tariffe al 10% e al 25% da parte dei Paesi membri nei confronti degli Stati Uniti.
"La linea principale da parte della Commissione europea è stata sempre quella di voler negoziare. Quindi non vogliamo tariffe. Non vogliamo una guerra commerciale. Pensiamo che nessuno ne tragga vantaggio. Questa è la nostra linea principale. Naturalmente, quando necessario, dobbiamo anche proteggere la nostra industria e i nostri cittadini". Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea Henna Virkkunen, in conferenza stampa rispondendo a una domanda sulla possibilità che l'Ue possa colpire le Big Tech americane per rispondere ai dazi imposti dall'Usa: "Al momento stiamo preparando anche queste misure".
Crolla il prezzo del greggio alla borsa di New York dopo la risposta cinese sui dazi. Un barile di wti viene infatti scambiato a 55,47 dollari, in calo del 6,90% rispetto al prezzo dell'ultima rilevazione di ieri. Il nuovo scivolone del greggio è stato innescato dalla notizia che Pechino ha portato le proprie tariffe sui beni 'Made in Usa' dal 34% all'84% con effetto dalle ore 12 di domani. Questo dopo che la Casa Bianca ha alzato i dazi sui prodotti cinesi di un ulteriore 50% (dal precedente 34%).
La Cina ha aumentato i dazi all'84% sui beni provenienti dagli Stati Uniti come ulteriore contromisura dopo che la settimana scorsa, Pechino aveva annunciato che avrebbe imposto tariffe del 34% su tutti i beni statunitensi. Oggi sono entrate in vigore i dazi del 104% imposte da Trump sulle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti.
Dopo l'annuncio da parte di Pechino di dazi aggiuntivi dell'84% su tutti i prodotti importati dagli Stati Uniti, il presidente Donald Trump ha invitato i concittadini a "stare calmi", perché "tutto andrà per il meglio". "Gli Usa saranno più grandi e migliori che mai!", ha concluso nel suo post su Truth Social.
Amazon ha cancellato alcuni ordini di prodotti made in China e provenienti da altri paesi asiatici. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la decisione punta a ridurre l'esposizione della società ai dazi di Donald Trump scaricandola sui venditori, che potrebbero essere costretti a rinegoziare i termini con Amazon o vendere le loro scorte in paesi con margini più bassi.
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