Cagliari, 10 Apr 2025 - Donald Trump ha annunciato una pausa immediata di 90 giorni sui dazi reciproci tranne la Cina.
E tra queste giravolte del poco credibile presidente in preda ai suoi ripensamenti da pazzo scatenato, l'Unione europea da il via libera alla lista dei contro dazi che Bruxelles metterà in campo per rispondere agli Usa. Le tariffe, che per la gran parte dei prodotti saranno del 25%, si applicheranno in tre tranche: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio, la terza dal primo dicembre. Il via libera è arrivato nella cosiddetta Comitatologia, procedura che la partecipazione dei rappresentanti dei Paesi membri nel rilasciare un parere formale a atti di esecuzione della Commissione. L'unica ad aver votato contro è l'Ungheria che ormai in Europa non conta più niente.
Donald Trump ha aumentato fino al 125% i dazi alla Cina. “In base alla mancanza di rispetto che la Cina ha mostrato verso i mercati mondiali - ha scritto Trump su Truth - con la presente aumento la tariffa applicata alla Cina dagli Stati Uniti d'America al 125%, con effetto immediato. Spero che, in un futuro non troppo lontano, la Cina si renda conto che i tempi in cui si approfittava degli Stati Uniti e di altri Paesi non sono più sostenibili né accettabili”.

“Ho pensato che la gente stesse diventando un po' spaventata” ha detto Donald Trump, durante un evento alla Casa Bianca, motivando le ragioni della sua decisione di una pausa di 90 giorni sui dazi, dalla quale è però esclusa la Cina. “Ma qualcuno doveva farlo”, la situazione “non era sostenibile” ha detto il presidente, lamentando le pratiche commerciali degli altri Paesi nei confronti degli Usa.
Donald Trump è convinto che riuscirà a trovare un accordo sui dazi anche con l'Unione europea. “Certo, è possibile anche con loro” ha detto il presidente.
Nell'ambito dello stop ai dazi di 90 giorni annunciato da Donald Trump all'Ue sarà applicata solo la tariffa di base del 10%, entrata in vigore il 5 aprile, nonostante le misure di ritorsione preparate da Bruxelles. Lo ha detto un funzionario della Casa Bianca alla Bbc.
Messico e Canada e la Cina non beneficeranno della pausa sui dazi di 90 giorni annunciata da Donald Trump. Lo ha detto un funzionario della Casa Bianca alla Bbc.
I dazi di ritorsione dell'84% imposti dalla Cina sugli Stati Uniti sono entrati in vigore poco dopo le 12 locali (le 6 in Italia) nel mezzo dell'inasprimento della guerra commerciale bilaterale. Pur senza mostrare intenzione di fare marcia, Pechino non ha corretto al rialzo le sue aliquote in modo speculare alle mosse del presidente Usa Donald Trump che mercoledì, congelando le tariffe reciproche per 90 giorni su decine di Paesi, ha invece mantenuto la pressione sul Dragone con i dazi mantenuti in piedi e portati all'ultimo istante dal 104% al 125%.
La Cina e l'Unione Europea intendono sostenere congiuntamente il sistema commerciale multilaterale, con il Wto al centro. Lo ha dichiarato il Ministero del Commercio cinese in un comunicato diffuso oggi dopo che il ministro del Commercio di Pechino, Wang Wentao, e il commissario europeo per il commercio e la sicurezza economica, Maros Sefcovic, hanno avuto un video-colloquio martedì scorso. Lo riporta il China Daily, sottolineando che durante lo scambio, come descritto nella nota, Wang e Sefcovic hanno discusso di varie questioni, tra cui il rafforzamento della cooperazione economica e commerciale Cina-UE e le risposte all'imposizione da parte degli Stati Uniti delle cosiddette "tariffe reciproche".
L'Asia brinda alla sospensione di 90 giorni dei dazi annunciati da Donald Trump, con tutte le borse in netto rialzo, compresa la Cina esclusa dalla "tregua" delle tariffe. Ecco di seguito alcuni dati listino per listino.
L'indice principale della Borsa di Tokyo, il Nikkei, ha aperto la seduta con oltre il 5% di crescita, che dopo una rapida espansione si è gonfiata fino a superare il 9%. Il piu' ampio Topix selettivo, che comprende le società con la maggiore capitalizzazione, ha raggiunto il +8,02%.
L'indice principale della borsa di Seul, il Kospi, è salito di circa il 5% all'apertura, mentre il titolo tecnologico Kosdaq ha guadagnato il 4,23%. L'operatore del mercato azionario sudcoreano ha persino dovuto sospendere gli acquisti programmati per cinque minuti nelle prime fasi della giornata a causa del forte rialzo, che ha causato un breve aumento del 5% dei futures sul Kospi 200.
L'avanzata è stata più pronunciata nell'indice di riferimento della Borsa di Taipei, il Taiex, che ha iniziato con guadagni di oltre il 9%. L'indice selettivo, che ha una forte componente tecnologica, è avanzato di 1.611,77 punti, un balzo record del 9,27%. Le principali società tecnologiche dell'isola hanno registrato forti guadagni durante le prime fasi della sessione, evidenziando i guadagni di TSMC, MediaTek, Delta Electronics e Foxconn, che hanno rapidamente raggiunto il loro limite giornaliero del 10%.
Anche i mercati azionari in Cina hanno iniziato la giornata in territorio positivo e gli indici di riferimento delle borse di Shanghai e Shenzhen sono avanzati rispettivamente dell'1,29% e del 2,29%. L'aumento arriva nonostante la Cina abbia aumentato le tariffe sui prodotti statunitensi ad almeno l'84% il giorno prima, misura a cui Trump ha risposto con prelievi totali del 125% sulle merci cinesi.
L'indice principale della Borsa di Hong Kong, l'Hang Seng, è salito di circa il 2,69% a pochi minuti dall'apertura, aggiungendo oltre 600 punti dopo i primi minuti della sessione a circa 20.900 punti.
In Australia, il principale indice azionario, ASX200, ha iniziato la sessione in rialzo di oltre il 5%, mentre i mercati azionari del sud-est asiatico crescono guidati dal Vietnam con un rally di quasi il 7%.
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