Cagliari, 15 Apr 2025 - La presidente della Regione Alessandra Todde ha partecipato stamattina a Nuoro al progetto itinerante “Dal sangue versato al sangue donato”, un’iniziativa di sensibilizzazione sui temi dell’antimafia organizzata dall’associazione DonatoriNati della Polizia di Stato, alla presenza della vedova del caposcorta di Giovanni Falcone, Tina Montinaro.
La manifestazione, che si è svolta in piazza Vittorio Emanuele dove è stata allestita l’autoemoteca dell’Avis per il prelievo di sangue ai donatori, è proseguita nella stessa piazza con il disvelamento della teca della Quarto Savona 15, che custodisce i resti della Fiat Croma su cui viaggiavano gli agenti di scorta del giudice Giovanni Falcone, per concludersi alla Camera di commercio. “Ringrazio il questore Alfonso Polverino, la prefetta Alessandra Nigro per avermi onorata con questo invito, per me davvero sentito e importante - ha detto la presidente Todde - Consentitemi di rivolgere un caloroso e rispettoso saluto alla vedova del caposcorta di Falcone, Tina Montinaro, simbolo della lotta instancabile contro la mafia, che ringrazio di cuore. Essere qui, oggi, significa coltivare la memoria e incoraggiare i valori di legalità e solidarietà”.
La presidente si è rivolta ai giovani studenti con le parole del magistrato ucciso nella strage di Capaci: “Siamo qui per ricordare Giovanni Falcone, la cui auto fu fatta saltare in aria con una vera e propria azione di guerra nel maggio del 1992, ma anche per trasformare il dolore in azioni concrete. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che se le istituzioni repubblicane oggi sono salde lo dobbiamo anche al sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie Candida Morvillo e dei tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vogliamo che a coltivare la memoria e a non smettere di chiedere giustizia siano anche le nuove generazioni, anche attraverso i valori che hanno ispirato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Fare in modo che il messaggio di Falcone “gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe degli altri uomini”, divenga un fatto concreto, un modo di essere, di intendere la nostra vita civile e politica".
Infine, la presidente si è soffermata sui problemi attuali legati all'illegalità: “La nostra società non è al riparo dalla contaminazione mafiosa - ha sottolineato - Non siamo al riparo neanche in Sardegna ed è per questo che dobbiamo tenere sempre alta la guardia a partire dalle scuole. Perché vedete, forse il tempo degli attentati e delle stragi ce lo siamo lasciati alle spalle, ma il malaffare cammina su tante altre gambe: la corruzione, innanzi tutto, la droga, le rapine, gli omicidi, le intimidazioni. Noi non vogliamo un mondo di oppressi e oppressori ma un mondo libero in cui esercitare il nostro pensiero e coltivare i valori della pace e della legalità”. Com
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