Città del Vaticano, 25 Apr 2025 - L'annuncio della morte del grande Papa Francesco è stato dato nella cappella di Casa Santa Marta dal Camerlengo, il cardinale Kevin Farrell. "Alle ore 7:35 del 21 aprile il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati.”
Mercoledì 23 aprile la traslazione del feretro da Santa Marta alla Basilica di San Pietro. Il corpo esposto ai fedeli in una bara di legno rivestita di zinco, senza catafalco né uso del pastorale papale.
Sabato 26 aprile, ore 10:00 funerale in Piazza San Pietro Celebrazione della Messa esequiale con la partecipazione di capi di Stato e delegazioni internazionali.
Dopo la messa Traslazione alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Il feretro sarà tumulato in una tomba semplice tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, come da volontà del Papa.
La Basilica di San Pietro è rimasta aperta fino alle 2:30 di notte e ha riaperto questa mattina alle 5:40. Dalla mattina di mercoledì 23 aprile alle 11:00 fino alle 8:00 di questa mattina si sono recate nella Basilica di San Pietro per rendere un saluto a Papa Francesco oltre 128.000 persone. Lo rende noto la sala stampa della Santa sede.
A ieri sono quasi 130mila i fedeli che hanno reso omaggio alla salma.
Diminuisce la fila a San Pietro. Hanno reso omaggio a Francesco in 100mila. La riapertura di San Pietro questa mattina. Domani il funerale del Pontefice.
Sarà il funerale dei grandi della terra ma soprattutto quello degli ultimi, i prediletti da Francesco. Alle esequie del Papa, domani ci saranno migranti, senzatetto, detenuti. Avrebbe voluto così il Papa dei “cartoneros”, arrivato nel 2013 dalla fine del mondo. Il marmo della tomba arriva dalla Liguria, terra dei suoi nonni, con la sola iscrizione 'Franciscus' e l'immagine della sua croce pettorale, quella d'argento, che ha portato al collo per dodici anni. Il corteo che da San Pietro lo accompagnerà verso la sua ultima tappa, la tomba a Santa Maria Maggiore, percorrerà la città a passo d'uomo per consentire, a tutti coloro che vorranno di vederlo, e porgere l'ultimo saluto.
Il saluto di Roma - Sarà anche il saluto di Roma della quale Francesco in questi dodici anni è stato Vescovo, come ha ricordato in tantissime occasioni. Intanto in Vaticano procede il lungo omaggio alla salma nella Basilica, quasi ad oltranza. Anche questa notte San Pietro è rimasta aperta fino alle 5.30 per riaprire alle 7.
"L'afflusso al feretro sta andando avanti in maniera molto regolare, a breve supereremo i centomila", ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, al termine del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in prefettura ieri.
I Cardinali riuniti nella terza Congregazione - A poche decine di metri dalla Basilica, nell'aula del Sinodo, sono invece tornati ad incontrarsi i cardinali nella terza Congregazione. Già ci sono stati i primi interventi (34 per la precisione) sul futuro della Chiesa ma per entrare nel vivo dei temi del Conclave occorrerà attendere la prossima settimana. Intanto resta il rebus Becciu. Saranno le congregazioni a decidere ma al momento non trapela nessuna anticipazione; d'altronde la metà dei cardinali elettori deve ancora arrivare a Roma.
I grandi della Terra - I funerali vedranno dunque la presenza dei grandi della terra; secondo la stampa americana arriverà a Roma anche l'ex presidente usa Joe Biden. L'ufficio del protocollo della Segreteria di Stato vaticana informa che al momento sono 130 le delegazioni confermate per i funerali di Papa Francesco, domani mattina, di cui circa 50 capi di stato e 10 sovrani regnanti. Ma l'abbraccio arriverà soprattutto dalla sua gente.
Migranti e rifugiati - Tra loro migranti e rifugiati, come annuncia Mediterranea, l'Ong che più volte ha incontrato il Pontefice e che ha ricevuto la conferma della propria partecipazione dalla Prefettura della Casa Pontificia. La delegazione sarà composta da soccorritori e migranti rifugiati torturati e fuggiti dai lager libici. Sarà invece un gruppo di poveri e bisognosi, assistiti dall'elemosineria, ad attendere la salma di Bergoglio sui gradini che portano alla Basilica papale di Santa Maria Maggiore per rendere l'ultimo omaggio a Papa Francesco prima della tumulazione del feretro. Lo accoglieranno con una rosa bianca in mano, il fiore preferito da Francesco perché era quello di Santa Teresina.
I detenuti - C'è poi il desiderio di partecipare ai funerali espresso da molti detenuti: il Dap ha dato la disponibilità, se ne ravvisano le condizioni, a concedere permessi speciali per partecipare ai funerali di Papa Francesco, fatta salva al necessità del parere positivo del tribunale di sorveglianza. In alcuni istituti di pena verrà invece valutata la possibilità per i detenuti di seguire le esequie in diretta tv in sale comuni. Alla fine del funerale il corteo funebre verso Santa Maria Maggiore ma "non sarà possibile seguirlo", ha chiarito il prefetto di Roma, Lamberto Giannini. "ci saranno delle transenne e le persone potranno vedere il passaggio da dietro le transenne e in quei punti procedere a passo d'uomo - ha aggiunto -. Ci sarà un piccolissimo corteo da parte di alcuni cardinali e sarà in auto".
Nel programma ufficiale comunicato dalla Casa Bianca per la partecipazione di Donald Trump ai funerali del Papa sabato non è previsto alcun incontro bilaterale. Secondo la 'guidance', il presidente e la first lady arriveranno direttamente da Villa Taverna, sede dell'ambasciata Usa a Roma, alla basilica di San Pietro e ripartiranno subito dopo le esequie, intorno alle 13.30, sbarcando a Newark. Quindi tappa al Trump National Golf Club Bedminster, in New Jersey, dove probabilmente festeggeranno il compleanno di Melania.
Papa Francesco "è stato il primo Papa globale. Nell'epoca dei nazionalismi ruggenti è andato contro lo Zeitgeist, facendo un'operazione completamente opposta, globalizzando la Chiesa in modo a mio parere irreversibile". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera l'ex premier ed ex commissario Ue Paolo Gentiloni. "L'altro elemento - prosegue Gentiloni - è la dialettica tra il suo essere profetico e allo stesso tempo mostrare una cristiana compassione per i politici", a cui non risparmiava "certo" critiche durissime "ma non era uno che li disprezzasse perché non lo seguivano sulla pace e il disarmo, il clima o i migranti. Il suo messaggio era radicale e profetico, ma non gli sfuggiva per nulla la complessità della politica e aveva verso i politici un atteggiamento comprensivo, cristianamente compassionevole appunto, e quasi avrebbe voluto aiutarli. Si rendeva perfettamente conto che non esistono soluzioni semplici, ma la sua radicalità non mi ha mai lasciato indifferente. Sollevava dubbi".
Secondo Gentiloni la più grande eredità di Papa Francesco è di aver "dato alla Chiesa una dimensione che prima di lui era nella realtà ma non nella percezione generale. Ci siamo chiesti perché fosse andato in Mongolia, un Paese con pochissimi cattolici. Ma era proprio questo il punto: la globalità del messaggio di Santa Romana Chiesa. Forse non è stato un Papa dell'Occidente e della sua prevalenza, come invece in modo diverso lo sono stati i suoi due predecessori. Francesco ha cambiato la prospettiva, con i suoi discorsi, i suoi viaggi e le sue nomine cardinalizie".
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