Arrivano le nuove carte e, con esse, una bufera ancora piu' grossa di quella scatenata la settimana scorsa. Il caso Ruby tiene banco tra nuove supertestimoni, liste di pagamenti, intercettazioni, convocazioni a festini o a riunioni e - per la prima volta - anche insulti pesanti nei confronti del premier da parte della sua 'fedelissima' Nicole Minetti e di altre ragazze coinvolte nel Rubygate.
Ma soprattutto sono gli uomini della scorta, in particolare il carabiniere assegnato a Emilio Fede, Luigi Sorrentino, ad ammettere di essere loro a riaccompagnare le ragazze a casa dopo le feste di Arcore. Difesa a spada tratta da Berlusconi, la Minetti - indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile - sembra non aver avuto lo stesso riguardo nei confronti del premier che, nelle intercettazioni inviate come 'documentazione integrativa' alla richiesta dei Pm di poter perquisire gli uffici del ragioniere Giuseppe Spinelli, viene definito un "vecchio". Anzi, "un pezzo di m..." dal "culo flaccido".
"Non ho nulla da dire su questo. E' tutto scandaloso", replica il Cavaliere interpellato alla Camera durante il voto sulla sfiducia a Bondi, spalleggiato dall' alleato Bossi che derubrica i nuovi incartamenti a "scartoffie". Le intercettazioni e gli sms della Minetti pero' sono davvero 'hard': "A me non me ne frega niente - sbotta con un'altra ragazza - non mi faccio prendere per il culo. Si sta comportando da pezzo di m... pur di salvare il suo culo flaccido". Confidando comunque che "quando si caghera' adosso per Ruby" il presidente "chiamera' e si ricordera' di noi".
Ma dalle nuove carte emerge non solo la rabbia della Minetti, anche i 'conti' che si sta facendo Ruby. In un appunto sequestrato nell'abitazione della giovane marocchina si legge infatti che attende entro due mesi "4 milioni e mezzo da B." dopo averne ricevuti 170.000 "da Spinelli" e "70.000" dal suo avvocato Massimo Di Noia.
Comunque non e' solo la Minetti ad avercela con il premier. In altre intercettazioni ci sono alcune ragazze, invitate alle feste di Arcore, che mostrano insofferenza nei confronti di Berlusconi: "Mi ha rovinato la vita. E' un vecchio..." si legge nelle carte. E tra le informazioni 'sensibili' inoltrate dalla procura di Milano, ci sono anche le parole registrate di una certa Barbara Faggioli che riferirebbe che "a lui (a Berlusconi,ndr) gli fa comodo mettere te e me in Parlamento perche' dice 'bene me le sono levate dai coglioni e lo stipendio lo paga lo Stato"'.
Nelle carte ci sarebbero anche delle intercettazioni che riguarderebbero una convocazione del Premier di tutte le ragazze che hanno subito le perquisizioni da parte degli inquirenti all'Olgettina, per fare il punto della situazione con i legali del presidente del Consiglio. Ma spunta anche un'altra teste 'chiave' nell'inchiesta milanese.
Si tratta di Maria Makdoum, gia' citata negli atti dell'invito a comparire per il premier, che avrebbe gia' confermato l'impianto accusatorio parlando dei 'festini' a luci rosse ad Arcore. Nei racconti della ragazza viene riferito della presenza di un locale destinato a "cose sessuali" che il premier introduceva alla fine della cena con un "e ora facciamo il Bunga Bunga". Con descrizione accurata di ragazze mezze nude che mentre ballavano "si facevano toccare nelle parti intime" e accarezzavano a loro volta il premier sempre "nelle parti intime".