Al via la terza annualità del premio cultura e qualità. Un appuntamento che per la Confederazione Italiana Agricoltori di Oristano si delinea come occasione per definire le linee conclusive di bilancio di un anno e presentare le linee politiche e di indirizzo del nuovo anno.
Oramai alla terza annualità, il premio Cultura e Qualità vuole mantenere l’obiettivo iniziale e generatore di conferire un riconoscimento a quanti abbiano spostato la scelta di aderire ad un processo rivoluzionario di recupero della naturalità delle produzioni agropastorali.
L’impronta che la Cia e i suoi soci vorrebbero dare è segnata da un forte recupero delle tradizioni, del rispetto dell’ambiente e degli animali, che tiene conto delle più avanzate metodologie di coltivazione e allevamento, di distribuzione e proposta sul mercato, di marketing e design.
Un matrimonio spesso difficile e litigioso, che impone il rispetto della Terra, lungimiranza nelle scelte e nei modi di produzione, nonché una revisione rivoluzionaria del modo di gestire e vendere il prodotto che diventa simbolo sia per il produttore che per il consumatore che lo acquista, di una condivisione di scelte e di indirizzo di crescita della nostra Terra.
Concetti non astratti, ultimamente molto di moda, che la Cia provinciale di Oristano vorrebbe diffondere maggiormente, radicare nella mentalità dei cittadini conterranei, specie dei più giovani, nella convinzione che attraverso un approccio più consapevole ed informato al mondo delle produzioni eco ed equosolidali, biologicamente controllate e qualificate di provenienza locale, sia la risposta più coerente all’adesione di principi generali condivisi non solo “a parole” ma anche nel vivere quotidiano.
Aiutare a scegliere ed indirizzare verso l’acquisto di prodotti locali “garantiti” significa, per la CIA, non solo decidere della propria salute ma, anche, favorire la sopravvivenza e lo sviluppo delle aziende locali e di una parte importante della vita economica della nostra provincia.
Il premio si concretizza, dunque, in un segno carico di valore simbolico ed è conferito a quanti, nella provincia di Oristano, si siano distinti in scelte di vita, non solo professionale, verso produzioni rispettose delle biodiversità, multifunzionalità, modernità e tradizione, innovazione e tecnologia; a quanti, abbiano scelto di dedicarsi al mondo agropastorale ereditando una tradizione di famiglia o preferendolo ad altre prospettive professionali.
Il premio, dunque, l’occasione per una riflessione in più sulle questioni legate alla crescita della nostra provincia e della nostra isola, sulla necessità di scegliere percorsi apparentemente più ostici ma che meglio possono risultare proficui per la nostra salute, per il rispetto della piccola parte di mondo nel quale viviamo. Red