Primarie annullate e cancellate. A Napoli il candidato sindaco si scegliera' a tavolino.
Bersani ha gia' chiesto un passo indietro ai duellanti Umberto Ranieri e Andrea Cozzolino. Sono nomi bruciati, non più papabili. Nessuno dei due correrà per il Comune. E' una prima certezza che emerge dal caos in cui il Partito democratico si e' cacciato nella citta' partenopea.
Si tornerà a sondare un esterno. Raffaele Cantone, magistrato anti-camorra, il nome ideale per Roberto Saviano e Walter Veltroni, molto stimato anche da Bersani ha già rifiutato l'invito. "E' un salto - ha detto Cantone- che non ritengo opportuno fare. Sono un magistrato e penso che ciascuno debba fare al meglio il suo mestiere. Perciò il mio nome come nuovo candidato sindaco a Napoli non lo vedo".
L'altro nome è quello di Lucia Annunziata, che ha già declinato l'invito. "E' una vicenda di mesi fa - ha detto la giornalista -. Mi è stato proposto dal Pd molto carinamente di fare il candidato unitario, Napoli è la mia citta', ma non penso che si possa saltare dal desk di 'In mezz'ora' al desk di palazzo San Giacomo".
Ma Bersani ha in testa un terzo uomo che, una volta consumate le vendette del disintegrato partito napoletano, potrebbe accettare l'offerta del Pd e mettere tutti d'accordo. E' Paolo Mancuso, procuratore capo di Nola, gia' capo del pool antimafia di Napoli, fratello minore di Libero, che domenica scorsa correva per Sinistra e libertà.