Nel tardo pomeriggio di ieri, Nicole Minetti, consigliera regionale della Lombardia, nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte feste di “harArcore”, è stata interrogata dai magistrati milanesi.
La convocazione della consigliera regionale indagata per induzione alla prostituzione era in origine prevista per martedì alle 18,30, ma gli inquirenti l’hanno anticipata per evitare clamore mediatico. Il quadro accusatorio si sarebbe arricchito di un nuovo tassello: versamenti diretti alla Minetti dai conti di Berlusconi, per decine di migliaia di euro. Soldi che, secondo i magistrati, proverebbero il suo ruolo: quello di arruolare prostitute per i festini.
L’interrogatorio di Nicole Minetti, assistita dall’avvocato Daria Pesce, è durato circa tre ore. L’ex igienista dentale del premier si è avvalsa della facoltà di non rispondere a buona parte delle domande. Minetti, comunque, come riporta questa mattina La Stampa, “ha ammesso di aver preso in gestione gli appartamenti di via Olgettina (ben 4 intestati a lei) per ospitare le ragazze che frequentavano i festini di Arcore, nonché di aver ricevuto i pagamenti per gli affitti da Giuseppe Spinelli, il contabile di Berlusconi”. Ma non è tutto, perché la consigliera regionale avrebbe ammesso anche “di aver telefonato – continua La Stampa – e fissato appuntamenti alle giovani prescelte che volta per volta avrebbero dovuto animare i dopocena hard del presidente”
Il verbale dell’interrogatorio è stato secretato. Quel che è certo è che Nicole Minetti ha fornito informazioni sul presunto giro di prostituzione che avrebbe alimentato le serate ad Arcore del premier Silvio Berlusconi, indagato per prostituzione minorile e concussione.
Minetti è indagata insieme con Lele Mora e Emilio Fede, anche loro accusati di favoreggiamento della prostituzione. La procura di Milano dopo l’atto istruttorio di questo pomeriggio, nei prossimi giorni depositerà la richiesta di rito immediato per il premier.