In una nota La segreteria provinciale della Uil trasporti di Sassari, dichiara: “La città è ormai per gli autisti dell’A.T.P. un vero e proprio percorso di guerra, che quotidianamente viene affrontato con sempre maggiore difficoltà e scarso successo a dispetto di esperienza e professionalità.
La mole di traffico che quotidianamente si riversa sul capoluogo, legata alle cattive abitudini ed alla maleducazione di molti automobilisti, rendono ormai le vie impraticabili se non a costo di lunghe ed estenuanti file che vanificano i principali requisiti propri del trasporto collettivo ovvero sia praticità, riduzione dei tempi di attraversamento della città, frequenze ed affidabilità nel rispetto degli orari.
La soluzione del problema non può essere di competenza esclusiva del datore di lavoro ma comporta inevitabilmente il confronto con le istituzioni cittadine, è a loro che responsabilmente e consapevoli che soltanto un confronto aperto a tutti i soggetti che contribuiscono alla socialità della città, ci rivolgiamo.
La Segreteria della UIL Trasporti di Sassari ha inoltrato una richiesta di incontro alle autorità cittadine al fine di avviare un serio ed efficace confronto che dia soluzioni alle problematiche legate non solo alla mobilità sostenibile, ma anche alla vivibilità di Sassari.
Abbiamo proposto un pacchetto di provvedimenti scaturiti da un’attenta analisi della mobilità cittadina facendo tesoro anche dei consigli e dell’esperienza degli autisti dell’A.T.P..
Il ripristino delle corsie preferenziali, l’adozione e l’estensione delle zone a traffico limitato, la pedonalizzazione di alcune altre, l’incentivazione all’utilizzo dei parcheggi interrati, l’attraversamento del centro storico ed in particolare il ripristino al passaggio dei mezzi pubblici dell’asse viario via Brigata Sassari - via Cagliari, l’adozione di sistemi di trasporto e mobilità anche diversi da bus e metro bus quali bikesharing ed altro.
Siamo certi che, se vogliamo far lasciare alla città, gli ultimi posti della classifica legata alla vivibilità ed alla qualità dei trasporti fra i capoluoghi italiani, dovremo dare tutti il nostro contributo rinunciando a battaglie di campanile o di lobby .
La qualità del trasporto pubblico è ormai la cartina al tornasole sulla quale si misura l’efficienza ed il buon funzionamento della socialità, senza una soddisfacente ed efficiente offerta di servizio di mobilità sostenibile, accade come già avviene in diverse città d’Europa e del Mondo che, persino il valore degli immobili direttamente legati alla qualità della vita dell’area in cui sono ubicati, viene penalizzato.
La velocità commerciale media che contraddistingue l’operato dell’A.T.P. è una delle più basse d’Italia, detto in parole povere per fare 10 Km è mediamente necessaria un’ora di percorrenza, la tendenza va quanto prima invertita, diventa inevitabile accorciare i tempi di attraversamento della città, stimolando al contempo la concorrenzialità del mezzo pubblico rispetto all’auto privata.
Riteniamo improcrastinabile, pensare un nuovo sistema di utilizzo degli spazi e delle vie cittadine, con un doveroso e necessario sguardo alla qualità dell’ambiente ed alla salute e perché no, anche con un coraggioso approccio delle attività commerciali.
Una città migliore non è fatta solo di buoni amministratori ma anche e soprattutto di buoni cittadini”. Rec-com