Il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, questa mattina, a Villa Devoto, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato: "Per la politica regionale è stato un anno molto delicato che, come noto, ha reso anche necessario aprire una nuova fase della legislatura finalizzata all’aggiornamento ed al potenziamento dell’azione politico-programmatica ed al rafforzamento della coesione e dell’unità di intenti fra la Giunta regionale e le forze di maggioranza. Sono stati anche ridefiniti gli assetti della Giunta regionale per contribuire ad un più ampio, proficuo e costante rapporto di collaborazione istituzionale tra la Giunta ed il Consiglio".
"E’ stato un lavoro difficile - ha sottolineato - che ha comportato sacrifici e molta pazienza da parte di tutti per l’interesse generale, ma che comincia comunque a dare i suoi frutti positivi. Anche nel 2010 la Giunta e le forze di maggioranza della coalizione che governa la Regione sono state ancora fortemente impegnate a contrastare le gravi conseguenze della crisi che continua ad investire in modo diffuso il sistema socio-economico regionale. I primi risultati cominciano ad arrivare ed i dati degli ultimi trimestri del 2010 segnalano un lieve, ma costante, avvio della ripresa che dobbiamo essere in grado di cogliere e valorizzare".
Cappellacci ha poi proseguito: "Dopo un periodo di sostanziale “stagnazione” del PIL dal 2004 al 2007 (crescita media annua del PIL pari allo 0,5%, con un picco negativo pari a zero nel 2005), nel biennio 2008-2009 la recessione ha determinato una perdita del PIL pari a circa il 5% facendo ritornare indietro la Sardegna di dieci anni. Ci sono profonde responsabilità oggettive di tutta la classe dirigente della nostra Regione che in alcun modo possono essere fatte ricadere sulla Giunta attualmente in carica".
"Sebbene incerta, tuttavia, - ha dichiarato il presidente Cappellacci - la situazione di ripresa (anche grazie alla pur contenuta ripresa nazionale) comincia a manifestarsi. Le stime finora disponibili mostrano che la crescita del PIL regionale sarà più contenuta rispetto alla media nazionale, ma si tratta pur sempre di una crescita dopo la grave crisi del biennio 2008-2009. Rilevanti sono stati gli sforzi che nel corso del 2010 abbiamo fatto in difesa dell’occupazione. Ma la perdurante criticità del mercato del lavoro e della disoccupazione, soprattutto giovanile, impone uno sforzo ancora più rilevante che si è già concretizzato con un piano speciale per il lavoro da 200 milioni di euro che abbiamo previsto nella manovra finanziaria 2011-2013".
"Il 2011 - ha affermato il Presidente della Regione - sarà un anno decisivo perché la Sardegna potrà raccogliere i risultati della azione di governo e saranno più chiare a tutti le finalità strategiche di ampia portata e le peculiarità del nuovo modello di sviluppo che stiamo perseguendo". Red.