Questa mattina, il gruppo Comunisti-LaSinistra sarda-Rossomori, nel corso di una conferenza stampa in merito a costi, funzionamento e personale del sistema delle agenzie, ha deciso di presentare al Collegato una proposta per tentare di far funzionare un apparato regionale fermo e inefficiente: una task force di 40-50 persone, selezionate all'interno degli organici regionali, pronta ad intervenire dove ci siano particolari criticità, che non avrà nessun costo aggiuntivo per l'amministrazione e si riunirà solo in caso di effettiva necessità.
Hanno preso parte alla riunione i consiglieri regionali Luciano Uras e Massimo Zedda che hanno tracciato un quadro allarmante della situazione.
"Delle 9 agenzie regionali rimaste - ha detto ironicamente il capogruppo Luciano Uras - la più efficiente è quella della Sanità che non ha mai funzionato".
"Gli esempi delle inefficienze sono tanti. L'Area, competente in materia di edilizia residenziale pubblica, nonostante i 173 dipendenti e i 18 dirigenti - hanno detto Uras e Zedda - non ha fatto nulla se non creare 130 milioni di residui, l'agenzia regionale del lavoro (400 dipendenti) non ha ancora predisposto il Piano regionale dei servizi per il lavoro e per l'occupazione ed è ancora inesistente anche quello per la sicurezza".
"Anziché predisporre questi piani - ha detto Uras - l'Agenzia si occupa di attivare convenzioni".
"E' pensabile - hanno chiesto i consiglieri Uras e Zedda - mantenere degli apparati che hanno dei costi enormi e che non producono quasi nulla?"
Per i consiglieri del gruppo Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori la Prima commissione, che non è operativa in quanto manca il presidente, avrebbe dovuto già avviare un processo di riforma sul funzionamento dell’apparato pubblico regionale. "Ma tutto è fermo - hanno concluso - e questa legislatura si rivela per quello che è: inutile". Red.