Per sei senatori coraggiosi di Fli la parola "Yes Boss" non piace affatto. Ed ieri sera, dopo una lunga riunione tra di loro, hanno scritto: "Abbiamo preso atto del venir meno sul piano politico del gruppo FLI al Senato ed abbiamo altresì preso atto di posizioni divergenti rispetto alle prospettive politiche".
La dichiarazione è arrivata da parte del capogruppo uscente, Pasquale Viespoli, al termine di una riunione fiume dei senatori finiani a Palazzo Madama durata oltre quatto ore.
Mentre i senatori Valditara, Baldassarri, Germontani, Digilio e De Angelis esitavano a lasciare il gruppo, Viespoli e Saia spingevano per lo strappo.
Non si è trovata pertanto una posizione comune e le divergenze non si sono ricomposte al termine della riunione.
"Il Gruppo Fli al Senato in seguito all'uscita dei senatori Menardi e Pontone non ha più i numeri per esistere. Degli otto senatori restanti sei hanno confermato la loro permanenza nel FLI al fine di costruire un'alternativa competitiva all'attuale centro-destra e nella prospettiva di poter dar vita in tempi brevi ad un nuovo e più consistente gruppo parlamentare che faccia riferimento al Polo per l'Italia, rifutando così qualunque ipotesi di ammucchiata a sinistra". Lo dichiarano in una nota congiunta i senatori: Baldassarri, Contini, De Angelis, DIgilio, Germontani, Valditara.