«Un piano territoriale per arginare un fenomeno che ha gravi conseguenze ambientali ed economiche». È la ricetta della Provincia di Sassari per combattere l’erosione costiera e i suoi devastanti effetti sui principali litorali della costa nord occidentale dell’isola. Per affrontare una situazione che ormai è di piena emergenza, il presidente della Provincia, Alessandra Giudici, l’assessore dell’Ambiente, Paolo Denegri, e quello della Programmazione, Enrico Daga, hanno deciso di proporre la costituzione di un gruppo di coordinamento tecnico-scientifico e amministrativo.
La proposta verrà avanzata nel corso dell’incontro convocato per domani – mercoledì 16 febbraio – alle 10 nella sala Angioy del palazzo della Provincia. Con una lettera inviata questa mattina, sono stati invitati a far fronte comune i sindaci di Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sassari, Sorso, Stintino, Valledoria e Villanova Monteleone, il rettore dell’Università di Sassari, i vertici sassaresi del Cnr, il presidente del Parco nazionale dell’Asinara, il presidente del Parco regionale di Porto Conte, il presidente della Camera di Commercio di Sassari, l’assessore regionale dell’Ambiente e il direttore dell’agenzia Conservatoria delle coste.
«Negli ultimi mesi abbiamo lavorato ad alcune iniziative per coinvolgere gli attori interessati in un processo coordinato di lotta all’erosione costiera», spiega l’assessore Paolo Denegri. «Attraverso sopralluoghi e studi si è verificata la necessità d’un piano territoriale – aggiunge – per arginare un fenomeno che ha preoccupanti ripercussioni sul piano ambientale e dal punto di vista economico». Proprio per questa ragione, «al confronto, che deve andare al di là degli aspetti puramente scientifici, deve prendere parte anche chi tutela gli interessi dell’industria turistica», dice il presidente Alessandra Giudici per spiegare il coinvolgimento degli attori economici nel nascente gruppo di coordinamento. «Anche per dare concretezza agli impegni assunti – prosegue il presidente – proponiamo di costituire un gruppo di lavoro che individui le attività di analisi scientifica e le conseguenti iniziative progettuali utili a eliminare gli effetti del grave fenomeno». Tali passaggi «saranno propedeutici a un’eventuale richiesta di adeguati finanziamenti, da rivolgere a tutti i livelli di governo, a iniziare da quello comunitario», afferma l’assessore Enrico Daga. «Il settore Programmazione dell’amministrazione provinciale – assicura – è pronto ad assumere il coordinamento di qualsiasi iniziativa che vada in questa direzione». Red