«Se la legge sul golf fosse approvata dal Consiglio Regionale, verrebbe meno uno dei freni allo sviluppo della Sardegna: la brevità della stagione turistica, legata quasi esclusivamente al turismo balneare e che quindi si concentra nei mesi estivi di luglio e agosto». Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pdl, Eugenio Murgioni, componente della IV commissione consiliare, commentando l'approvazione in commissione della proposta di legge per lo sviluppo del turismo golfistico in Sardegna. Il provvedimento passerà ora all'esame della commissione Bilancio per il parere finanziario. La proposta di legge ha come obiettivo principale quello di attirare nell'isola un flusso di giocatori e appassionati di golf pari a 500.000 presenze all'anno, al di fuori della stagione turistica classica. «24 campi da golf, quelli programmati nella normativa in esame – ha spiegato Murgioni – potranno permettere alla Sardegna di entrare nel circuito golfistico mondiale. Il vantaggio evidente è che queste strutture lavoreranno 10 mesi all'anno, garantendo posti di lavoro certi e no legati alla stagionalità». Come verranno distribuiti i campi da golf nell'Isola? «Verranno create delle macroaree legate alla presenza degli aeroporti – ha spiegato l'esponente del Pdl, da tempo sostenitore dell'incremento di strutture golfistiche in Sardegna – I campi potranno essere realizzati anche nelle zone interne e saranno un'opportunità anche per l'agricoltura tradizionale e per quella biologica, i cui prodotti saranno sicuramente apprezzati dagli sportivi, per tradizione amanti della natura».
Le ricadute sull'occupazione dell'entrata in funzione della normativa sul golf saranno evidenti: migliaia i posti di lavoro che potranno essere creati, grazie anche alla semplificazione delle normative per la costruzione dei campi che permetteranno un notevole risparmio dei tempi d'attesa per l'avvio dei lavori che passa da cinque anni a soli dodici mesi. «Non dobbiamo farci cogliere impreparati – ha aggiunto Murgioni – i lavoratori dovranno essere preparati con largo anticipo grazie ai corsi professionali che la Regione dovrà predisporre, e questo è un punto su cui questa normativa dovrà essere perfezionata. Dovranno essere dei corsi per formare non solo dei manutentori ma anche artigiani specializzati per la riparazione delle costose attrezzature utilizzate in questa disciplina sportiva . Le ex carceri di Castiadas, appartenenti alla Regione, potrebbero diventare un centro di formazione per il sud della Sardegna». Red-com