Questa mattina il Consiglio Provinciale di Nuoro ha approvato la proposta di deliberazione presentata dall'Assessore provinciale all'Istruzione, Giovanna Ticca, relativa al piano provinciale di organizzazione della rete scolastica.
La proposta, approvata con 16 voti favorevoli e due astenuti, prevede che "permanga invariato il dimensionamento attualmente vigente, sia per le autonomie scolastiche sia per i punti di erogazione del servizio scolastico, anche sulla scorta delle valutazioni che seguono, attinenti i parametri numerici dettati dalla normativa in vigore".
"Per l’anno scolastico 2011/2012 le linee guida regionali - si legge infatti - pongono tra gli obiettivi generali del dimensionamento, necessari a garantire un vero e proprio piano strategico dell’offerta formativa, quelli di "assicurare un graduale ma costante processo di riequilibrio, rilancio e sviluppo” dell’offerta formativa e “garantire un percorso di crescita e qualità degli apprendimenti, in linea con i parametri europei". Nell’opera di dimensionamento l’applicazione dei parametri nazionali validi per il conseguimento e il mantenimento della personalità giuridica, con le eccezioni previste per i comuni montani e per le piccole isole, non deve essere rigida, ma deve avere riguardo per le specifiche situazioni locali e deve essere accompagnata da un’analisi sull’effettivo risparmio che si otterrebbe in caso di soppressione".
"Riguardo il primo ciclo di istruzione - si legge di seguito - si reputa imprescindibile avviare il percorso di dimensionamento dal riferimento territoriale, in modo tale che la scuola riesca a fondersi con il tessuto sociale del Comune, accompagnando la crescita culturale e civile del bambino e poi del ragazzo e ponendosi quale baricentro del suo sistema di relazioni. Per quanto concerne l’istruzione secondaria superiore, riveste primaria importanza l’esigenza di garantire a ciascuna persona pari opportunità in ordine alla scelta ritenuta più consona tra le diverse opzioni formative previste dalla riforma degli ordinamenti del secondo ciclo". Red.