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Indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nella città di Cagliari.

A Cagliari, nel mese di gennaio 2011, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, per la parte congiunturale, ha segnato una variazione del +0,4%, a dicembre lo stesso indice aveva subito la stessa variazione. L’indice tendenziale questo mese segna +2,0%, in aumento rispetto al +1,6% del mese precedente.

Prezzi al consumo: variazioni

Diffusione diretta degli indici dei prezzi al consumo da parte degli Uffici comunali di statistica che effettuano l’elaborazione e la diffusione autonoma dei dati comunali.

Nota introduttiva al Comunicato stampa relativo agli indici comunali NIC, riferiti al mese di gennaio 2011 e pubblicati in modalità provvisoria il 4 febbraio 2011 dagli Uffici comunali di statistica.

Gli indici dei prezzi al consumo, a partire da quelli riferiti al mese di gennaio 2011, sono elaborati e diffusi secondo nuove modalità derivanti da importanti revisioni e innovazioni introdotte dall’Istituto nazionale di statistica nell’ottica di un miglioramento continuo della qualità dell’informazione statistica prodotta.

Tali innovazioni riguardano, in modo differenziato, l’intero sistema degli indici elaborati e diffusi mensilmente dall’Istat: gli indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC), gli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e gli indici dei prezzi al consumo armonizzati (IPCA).

In relazione agli indici dei prezzi al consumo interessati alla diffusione comunale si informa che, a partire dai dati riferiti al mese di gennaio 2011, tali indici sono elaborati e diffusi: secondo una nuova struttura di classificazione derivante dalla revisione operata ai livelli inferiori di aggregazione della classificazione della spesa per consumi COICOP. La nuova struttura prevede complessivamente cinque livelli di aggregazione le cui denominazioni sono state uniformate a quelle internazionali. Per gli indici NIC e FOI, il primo livello della classificazione considera 12 divisioni; il secondo è costituito da 43 gruppi e il terzo è formato da 102 classi di prodotto; le 102 classi si suddividono ulteriormente in 230 sottoclassi di prodotto e, quest’ultime, in 319 segmenti di consumo. I segmenti di consumo, sono a loro volta rappresentati da un insieme definito e limitato di beni e servizi denominati posizioni rappresentative, scelti sulla base di una pluralità di fonti e tra le tipologie maggiormente consumate.

Con nuova base di riferimento (2010=100); l’aggiornamento della base assicura una maggiore accuratezza nella misura dell’inflazione. Allo scopo di garantire la comparabilità temporale tra le serie espresse nella nuova base di riferimento e quelle espresse nella base utilizzata fino a dicembre 2010, sono resi disponibili i corrispondenti coefficienti di raccordo, pari alla media (divisa per 100) dell’anno 2010 espressa nella base precedente. Il confronto con gli indici elaborati con la precedente base di riferimento deve essere sempre effettuato con l’ausilio di tali coefficienti che sono stati calcolati per tutti i livelli della classificazione COICOP per i quali è possibile il raccordo con gli indici calcolati secondo la struttura classificatoria e la base di riferimento precedenti; secondo una nuova metodologia di rilevazione dei prezzi e di calcolo degli indici riferiti ai prodotti appartenenti ai gruppi Frutta, Vegetali, Abbigliamento e Calzature, in ottemperanza al Regolamento (CE) n. 330/2009 sulle norme minime per il trattamento dei prodotti stagionali nell’IPCA (tali norme sono state applicate anche per il calcolo degli indici NIC e FOI). Sulla base di tale norma sono stati definiti stagionali quei prodotti che, in alcuni periodi dell’anno, risultano non acquistabili o acquistabili in volumi modesti e irrilevanti dai consumatori; è stato quindi adottato un calendario annuale che definisce tali prodotti, per ciascun mese, “in stagione” oppure “fuori stagione” determinandone o meno la rilevazione territoriale dei prezzi al consumo. Contestualmente, è stata adottata una nuova metodologia di calcolo dei relativi indici e la stima degli indici dei prezzi dei prodotti “fuori stagione” è effettuata sulla base di una metodologia coerente con le indicazioni contenute nel Regolamento stesso.

(Per approfondimenti e ulteriori informazioni, si rimanda alla Nota informativa Istat del 4 febbraio 2011 disponibile sul sito https://www.istat.it, che illustra anche le novità del paniere)

Principali variazioni per divisione a Gennaio 2011

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

La divisione in esame registra una variazione congiunturale del (+0,9%), in aumento rispetto al mese precedente quando aveva segnato (+0,3%). Il tasso tendenziale si posiziona sul (+1,6%), che risulta essere anche esso in aumento rispetto al (+0,7%) del mese di dicembre. Tra le più significative in aumento si segnalano “Vegetali” (+5,3%); “Pesci e prodotti ittici” (+1,9%); “Frutta” (+1,3%); e infine “Caffé tè e cacao” (+1,0%). Utilizzando lo stesso criterio, in diminuzione non si segnalano variazioni significative.

Bevande alcoliche e tabacchi

La divisione, nel mese di gennaio, non registra alcuna variazione congiunturale, in diminuzione rispetto al mese precedente quando aveva segnato (+0,1%). Il tasso tendenziale risulta essere al (+2,0%), in diminuzione anche esso rispetto al (+2,1%) del mese di dicembre. In aumento non si segnalano variazioni significative. In diminuzione non si segnalano variazioni.

Abbigliamento e calzature

Per questa divisione, questo mese, non si ha alcuna variazione congiunturale, il mese precedente la variazione era stata (+0,1%). L’indice tendenziale segna (-0,6%), che risulta essere lo stesso valore del mese precedente In aumento non si segnalano variazioni significative. In diminuzione non si segnalano variazioni.

Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili

Nella divisione in oggetto, questo mese, si è avuta una variazione congiunturale del (+0,8%), in aumento rispetto al mese di dicembre quando l’indice aveva segnato (+0,6%). L’indice tendenziale si posiziona sul (+3,4%), in aumento anche esso rispetto al (+2,1%) del mese precedente. In aumento si segnalano variazioni significative alle classi “Gasolio per riscaldamento” (+3,6%); “Gas” (+2,3%); “Altri servizi per l’abitazione n.a.c.” (+1,6%). In diminuzione non si segnala alcuna variazione significativa.

Mobili, articoli e servizi per la casa

In questa divisione, nel mese corrente, si è avuta una variazione congiunturale del (+0,1%), in diminuzione rispetto al (+0,2%) del mese precedente. L’indice tendenziale segna (+0,9%), che risulta essere lo stesso valore del mese precedente. In aumento non si segnala alcuna variazione significativa. In diminuzione si segnala una variazione alla classe “Riparazione di apparecchi per la casa” (-4,6%).

Servizi sanitari e spese per la salute

L’indice congiunturale della divisione registra una variazione del (+0,9%), in aumento rispetto al mese precedente quando l’indice aveva avuto una variazione del (+0,1%). L’indice tendenziale registra una variazione del (+0,3%), in aumento anche esso rispetto al valore del tasso del mese precedente che aveva avuto una variazione del (+0,1%). In aumento si segnalano variazioni significative alle classi “Servizi dentistici” (+2,0%) e “Prodotti farmaceutici” (+1,4%). Nessuna variazione da segnalare in diminuzione.

Trasporti

Il tasso congiunturale della divisione a gennaio segna (+0,2%), in diminuzione rispetto al (+1,6%) del mese precedente. L’indice tendenziale fa segnare (+4,6%), in aumento rispetto al valore del mese di dicembre che era (+4,4%). In aumento si registrano variazioni significative alle classi “Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati” (+3,6%); “Altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati” (+2,1%) e “Trasporto passeggeri su rotaia” (+1,3%). In diminuzione si segnalano variazioni alle classi “Trasporto aereo passeggeri” (-15,2%) e “Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne” (-5,4%).

Comunicazioni

La divisione, nel mese di gennaio, registra una variazione congiunturale del (+0,1%), in diminuzione rispetto al mese precedente quando la variazione era stata (+0,3%). L’indice tendenziale segna (-0,1%), in aumento rispetto al (-0,6%) del mese precedente. Non si segnalano variazioni significative in aumento. Si segnala una sola variazione significativa in diminuzione “Apparecchi telefonici e telefax” (-1,4%).

Ricreazione, spettacoli e cultura

Il tasso congiunturale della divisione a gennaio non registra alcuna variazione, come il mese precedente. Il tasso tendenziale segna (+1,7%), anche esso con lo stesso indice del mese precedente. Fra le voci in aumento significativo si segnala  “Giornali e periodici” (+1,6%). In diminuzione si segnalano variazioni significative per le voci “Pacchetti vacanza” (-6,7%); “Giochi, giocattoli e hobby” (-5,5%); “Apparecchi per il trattamento dell’informazione” (-4,0%) e infine “Apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti ottici” (-1,4%).

Istruzione

Questo mese non si registra alcuna variazione congiunturale come nel mese precedente. Il tasso tendenziale è pari al (+2,2%), che è lo stesso valore del mese precedente. In aumento come in diminuzione non si segnalano variazioni.

Servizi ricettivi e di ristorazione

Il tasso congiunturale questo mese di gennaio non registra alcuna variazione, in diminuzione rispetto al valore del mese precedente che era (+0,5%). Il tasso tendenziale registra (+1,0%), anche esso in diminuzione rispetto al valore del mese precedente che era (+1,3%). In aumento come in diminuzione non si segnala alcuna variazione significativa.

Altri beni e servizi

Nella divisione il tasso congiunturale registra una variazione del (+0,2%), in aumento rispetto al valore del mese precedente che era (+0,1%). Il tasso tendenziale registra (+4,0%), che è lo stesso valore del mese precedente. In aumento si segnalano variazioni significative. In diminuzione si segnala una sola variazione significativa alla voce “Altri sevizi finanziari n.a.c.” (-1,1%).

I dati anticipati devono essere considerati provvisori. L'Istat comunicherà i dati definitivi il 23 Febbraio 2011. Red-com