"Il governo ha approvato misure astratte che non danno una scossa all'economia e non fanno neanche il solletico. E' solo un insieme di calendari, rinvii e nuove norme ma non c'è niente di concreto". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, attacca le misure prese oggi in consiglio dei Ministri. "Berlusconi dice - afferma Bersani - che muoveranno l'1,5% del Pil. Se è così io prendo il saio e vado ad Arcore perché secondo me non muove neanche lo 0,15% del Pil".
"E' tutta un'operazione di distrazione. Per dare una scossa all'economia serve qualcosa che metta mano all'economia reale: una manovra economica, una manovra fiscale e un certo numero di riforme per la crescita". Così il segretario del Pd, presentando le proposte dei democratici sulle liberalizzazioni, attacca le misure adottate oggi in Consiglio dei Ministri. "La scossa - aggiunge Bersani - si dà facendo le riforme e non quando un pur volenteroso Ferrara scrive un articolo per il Corriere".
"C'è un punto che si chiama credibilità e che solo lateralmente ha a che fare con la questione dei magistrati: il Paese non è rappresentato in maniera credibile, la sua immagine all'estero ne è provata". Questo il commento del segretario del Pd alle parole del premier sul caso Ruby. Il leader dei Democratici ha aggiunto che "la magistratura comunque farà il suo lavoro, quello che registro sono segnali disperati di imprenditori che lavorano all'estero e che sono avviliti per la perdita di credibilità del nostro Paese".
Se i decreti sul federalismo dovessero essere approvati attraverso "una forzatura", ciò porterebbe solo a "esiti incerti e a pasticci". Secondo Bersani, se la Lega e Berlusconi dovessero procedere in questo senso lo farebbero solo perché "uno deve portare a casa le bandierine e l'altro deve salvare la pelle".