“Cuore e tradizione della Sardegna, passione e identità della nostra Isola: sotto questi segni continua il percorso dell’Isola che Danza. Ora è il turno del Carnevale: intendiamo dare luce e visibilità a un evento di cui siamo fieri custodi. ‘Su Carrasegare’ è una festa dai forti rimandi arcaici, alcuni dei quali affondano le loro radici sino nell’età nuragica, maschere che riscoprono e ripercorrono momenti di vita agricola e pastorale, momenti di vita legati al clima, elementi di mistero”. Così l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi ha presentato stamane ‘Su Carrasegare’, che sprigionerà, da sabato 12 febbraio a domenica 13 marzo, le sue intense suggestioni in 41 comuni sardi, uniti nel ‘brand’ dell’Isola che danza, campagna istituzionale della Regione che, per la prima volta, abbraccia simbolicamente tutte le iniziative dell’ ‘altra stagione’.
“Prima dell’edizione di quest’anno – ha affermato l’assessore Crisponi - ogni territorio raccontava da sè il proprio Carnevale, ora mettiamo ‘a sistema’ tutte le attività : da valorizzazione spontanea a organizzazione coordinata e puntuale, basata su identità e tradizione”. Ogni territorio lo celebrerà con le sue vocazioni e specificità, ma guidato dalla regia regionale: 33 comuni festeggeranno con maschere tradizionali (‘Mascheras de su connottu’); cinque comuni con celebrazioni che sono interpretazione di un elemento fondamentale del mondo agropastorale, cioè il cavallo (‘su Carrasegare a caddu’): si tratta dei carnevali di Macomer, Borore, Sindìa, Santu Lussurgiu e la ‘Sartiglia’ di Oristano; tre, infine, sono i Carnevali allegorici e dai tratti fortemente ‘simbolici’ (‘Carrasegares alligros’),ossia quelli di Tempio, Bosa e Ovodda. Identità e passione, da Mamoiada a Ula Tirso, da Aidomaggiore a Oristano, tutti i territori uniti da sacro e profano, tradizione e fascino, forza e mistero e da prelibatezze locali: ‘fave e lardo’, ‘pistiddu’, ‘coccone’ e buon vino.
“La risposta degli amministratori comunali - ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci - è stata entusiastica, anche in forza di ciò la nostra strategia è quella di creare un vero e proprio ‘club di prodotto’, ‘Sas Comunas de su Carrasegare’ (‘Le comunità del Carnevale’), al quale aderiscano tutti quei comuni che intendono l’identità come valore fondamentale nel settore turistico e, in sinergia con la Regione, intraprendano un percorso di unitarietà nel senso della valorizzazione di elementi tradizionali dal forte richiamo turistico. Dall’accoglienza intendiamo trarre momenti innovativi e importanti, deve diventare un elemento sempre più attraente e da ‘istituzionalizzare”. La popolazione delle aree interne coinvolte dal ‘Carrasegare’, è di circa 190mila persone: “Abbiamo investito – ha annunciato l’assessore regionale - un euro per abitante, ossia circa 200mila euro, 5mila euro per ciascuna delle 38 comunità interessate. Tre manifestazioni ‘storiche’, ossia i carnevali di Oristano, Bosa e Tempio, sono invece finanziate attraverso la legge regionale 7, che sovvenziona gli appuntamenti di fortissimo richiamo turistico”.
Si associa ai Carnevali la più importante campagna istituzionale mai fatta nell’ ‘altra stagione’ e per le aree interne. Un piano-media da 300mila euro, che permette una visibilità senza precedenti all’Isola che Danza. “Oltre che pubblicizzarli nelle fiere internazionali e alla Bit di Milano – ha proseguito l’assessore Crisponi -, abbiamo chiuso contratti con quotidiani a tiratura nazionale (Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, ecc.) ed emittenti nazionali televisive (La7, Sky e Canale5) e radiofoniche (Radio Rai, Radio 105, Radio Montecarlo), in particolare i nostri Carnevali saranno valorizzati durante le trasmissioni ‘Caterpillar’ e ‘Il ruggito del coniglio’. Abbiamo attivato, inoltre, una forte azione sul web, acquisendo banner e tendine su alcuni dei siti più cliccati, nazionali e regionali”. Infine, altri segni innovativi della campagna istituzionale si ritrovano sui pannelli pubblicitari dell’aeroporto di Linate e sui tram del centro storico di Milano: per tutto febbraio compariranno le immagini delle Scintille dal cuore, dei Carnevali sardi e dei riti della Settimana santa. Su questi eventi, infine, verrà promosso un concorso a premi ‘Fotografa e filma l’Isola che danza 2011’, che, attraverso la fotografia e il cortometraggio, intende rappresentare un ulteriore strumento di comunicazione a supporto della valorizzazione degli eventi di forte richiamo turistico. Per concludere, sarà attivato un numero verde, al quale i turisti dell’ ‘altra stagione’ potranno far riferimento per tutte le informazioni utili al soggiorno in Sardegna. “Si tratta – ha concluso l’assessore Crisponi - di uno straordinario meccanismo che ci permette di ‘riscaldare i motori’ in vista della campagna per il turismo cosiddetto balneare”. Red