La primavera a Cagliari ritrova “Forma e poesia nel jazz”: dal 17 marzo al 7 maggio la rassegna annuale organizzata dall'associazione culturale Shannara celebra la sua quattordicesima edizione puntando come sempre le sue carte sulla qualità della scena jazzistica tricolore: una scelta di campo simbolicamente sottolineata dalla coincidenza della serata inaugurale con la festa per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Sei i concerti in calendario al Teatro Massimo, già epicentro della scorsa edizione della rassegna: protagonisti il duo diFrancesco Cafiso e Dino Rubino, il quartetto T.N.T. di Rosario Bonaccorso, Francesco Bearzatti col suo Tinissima Quartet, Gianluca Petrella in duo con Giovanni Guidi, il trio italo-argentino di Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, oltre a una produzione ad hoc affidata al chitarrista cagliaritano Giorgio Murtas con un quartetto in cui spicca la presenza di Famoudou Don Moye.
Jazz ma non solo: da venerdì 8 a domenica 10 aprile, i riflettori si trasferiscono al Teatro Comunale di Serrenti, il paese del Medio Campidano a una trentina di chilometri da Cagliari, per tre serate all'insegna della musica e della canzone d'autore con Mimmo Locasciulli in trio, Niccolò Fabi “en solitaire” e un recital del pianista Romeo Scaccia.
Si parte dunque il 17 marzo al Teatro Massimo di Cagliari con il Trio G.S.M., acronimo che rimanda alle iniziali dei cognomi dei suoi componenti: Peppe Servillo, voce, autore e fondatore degli Avion Travel, il pianista Natalio Mangalavite e il sassofonista Javier Girotto, entrambi argentini ma di chiare origini italiane e da lungo tempo trapiantati nel nostro Paese. Ed è proprio una musica col “doppio passaporto”, quella del Trio G.S.M., ispirata alle rispettive radici dei suoi membri, mondi e atmosfere culturali differenti che si fondono in un mix suggestivo ed evocativo di suoni e parole.
Cinque sere dopo, martedì 22, al MiniMax (il ridotto del Teatro Massimo) è di scena l’enfant prodige Francesco Cafiso. Ventidue anni da compiere (a maggio), l'altosassofonista siciliano si è imposto fin da giovanissimo all'attenzione di critica e pubblico collezionando esperienze e riconoscimenti prestigiosi sia in Italia che all'estero. A Cagliari si presenta in coppia con il suo conterraneo Dino Rubino, pianista (ma anche trombettista) di ottima tecnica e talento, per un concerto giocato sul feeling e la creatività di due personalità artistiche che parlano la stessa lingua.
Il secondo weekend di aprile “Forma e poesia nel jazz” pianta le tende per tre sere a Serrenti. Apre il trittico al Teatro Comunale, venerdì 8, Mimmo Locasciulli: classe 1949, sulle scene dai primi anni Settanta, dagli esordi nel Folkstudio di Roma, il prolifico e atipico cantautore abruzzese conta ben diciassette album a suo nome e un bagaglio di esperienze che l'ha spesso spinto a lambire anche i territori del jazz e del blues. Lo accompagneranno in questa tappa sarda il figlioMatteo Locasciulli al contrabbasso e Fabrizio Mandolini ai sassofoni.
Da Roma, la città dove è nato nel 1968, ha preso il via, una ventina d'anni fa, anche il percorso artistico di Niccolò Fabi: sabato 9 aprile approda in Sardegna per una tappa del suo tour teatrale che lo vede da solo sul palcoscenico. Un concerto essenziale e intenso in cui l'artista, come l'attore nel monologo, si assume la responsabilità impegnativa e rischiosa di offrirsi senza protezione di fronte al pubblico, in compagnia solo delle sue parole e dei suoi strumenti.
Dalla canzone alla musica d'autore: chiude la terna di appuntamenti a Serrenti, domenica 10 aprile, un'altra performance solistica, quella di Romeo Scaccia, pianista e compositore eclettico, che sa spaziare fra musica “colta” e pop, dal barocco alla contemporanea, dal jazz alle sonorità balcaniche della Kocani Orkestar, la fanfara macedone con cui l'anno scorso ha realizzato un originale incontro che ha debuttato proprio nella passata edizione di “Forma e poesia nel jazz”.
Dopo la parentesi nel Medio Campidano, il cartellone riprende a Cagliari con tre serate di seguito al Teatro Massimo. Mercoledì 20 aprile il chitarrista Giorgio Murtas presenta il terzo capitolo del suo “work in progress” dedicato (e intitolato) alla rassegna (di cui è stato lui stesso l'ideatore, nel 1996). Un progetto in divenire che ha inaugurato nel 2007, alla decima edizione di “Forma e poesia nel jazz”, con una partitura scritta per la sua chitarra e la Big band della Scuola Civica di Musica di Cagliari, e poi proseguito, due anni fa, con un quartetto che vedeva Daniele Scannapieco al sax tenore, Nicola Muresu al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. A un organico ancora differente Giorgio Murtas affida ora le pagine del suo “Forma e poesia nel jazz – Capitolo III”: con il chitarrista cagliaritano e con Nicola Muresu ci sarà l'altosassofonista Sandro Satta, nome di primo piano sulla scena del jazz italiano degli ultimi tre decenni. E poi, a impreziosire il quartetto, un'autentica icona della musica afroamericana, Famoudou Don Moye, storico batterista dell'Art Ensemble of Chicago.
Giovanni Guidi e Gianluca Petrella, sul palco del MiniMax il 21 aprile, sono due degli esempi più convincenti dello stato di grazia del jazz italiano e delle sue nuove generazioni. Classe 1985, miglior nuovo talento nel 2007 al referendum della rivista Musica Jazz, Giovanni Guidi è uno dei pianisti più interessanti emersi negli ultimissimi anni. Non a caso un musicista come Enrico Rava l'ha voluto nel suo New Quintet insieme proprio a Gianluca Petrella; il quale, nonostante l'età ancora giovane (trentasei anni a metà marzo), è ormai da tempo nel novero dei miglior trombonisti sulla scena jazzistica internazionale, come dimostra il suo ragguardevole palmarès.
Anche la bacheca di Francesco Bearzatti, atteso il 22 aprile con il suo Tinissima Quartet, conta più di un alloro: miglior nuovo talento nel 2003 e miglior sassofonista nel 2009 per la rivista Musica Jazz, nell'ultima edizione all'annuale referendum della critica promosso dallo storico magazine ha conquistato due riconoscimenti, per il gruppo e per il disco “X (Suite for Malcolm)”, dedicato al grande attivista afroamericano assassinato nel 1965. Ed è appunto questo nuovo lavoro che il jazzista friulano (ma di casa a Parigi) proporrà a Cagliari in una versione che dal vivo si sviluppa in un progetto multimediale, con la proiezione dal vivo di illustrazioni realizzate da Francesco Chiacchio sulle musiche originali eseguite dal Tinissima Quartet: Francesco Bearzatti al sax tenore e al clarinetto, Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso e Zeno de Rossi alla batteria.
L'ultimo concerto in calendario, il 5 maggio, porta al Teatro Massimo il T.N.T. Quartet di Rosario Bonaccorso, contrabbassista fra i più apprezzati del jazz nostrano, con il repertorio del suo nuovo disco, “In cammino”. Carica energetica, raffinatezza e poetica dei contenuti compositivi, sono le prerogative di un organico che, accanto al leader, schiera Andrea Pozza, pianista elegante e sensibile dall’esperienza trentennale, Nicola Angelucci, giovane batterista ma con una carriera già rispettabile, e uno special guest del calibro di Fabrizio Bosso, uno tra i migliori trombettisti a livello nazionale e internazionale.
Oltre ai concerti, il programma di “Forma e poesia nel jazz” prevede una serie di appuntamenti collaterali nel foyer del Teatro Massimo. Una mostra fotografica, “Scatti di jazz tra forma e poesia”, renderà omaggio al ricordo di Roberto Aymerich attraverso una selezione di istantanee raccolte in giro per i festival sardi, nel corso degli ultimi anni, dal fotografo cagliaritano, grande appassionato di musica, scomparso la scorsa estate. "Forma e colori jazz" è invece il titolo del laboratorio creativo per bambini (dai sei ai dieci anni) curato il 19 marzo da Giorgia Atzeni, grafica, illustratrice e animatrice attiva nella didattica per ragazzi: liberamente ispirato a “Un libro” di Hervé Tullet, si prefigge di avvicinare i più piccoli al jazz mediante il gioco, interagendo attraverso suoni e colori. A precedere ogni concerto, alle 19:30 nel foyer, “Aperitivo in rosso” con assaggi e degustazioni di vini offerti da varie cantine e altri produttori.
Allestita con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), della Fondazione Banco di Sardegna, della Provincia di Cagliari (Presidenza della Giunta) e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura), con il patrocinio del Comune di Serrenti, la quattordicesima edizione di “Forma e poesia nel jazz” chiuderà i battenti sabato 7 maggio alla Galleria d'arte Paola Frau (in via Lamarmora, 141/143), con una serata di incontri tra musica e cultura.
Tutti i concerti iniziano alle 21. I biglietti per quelli in programma a Cagliari costano 15 euro (più 2 euro di diritti di prevendita); 60 euro (più 5 di prevendita) il prezzo dell'abbonamento per le sei serate. Biglietti a 10 euro, invece, per i concerti in cartellone a Serrenti. Prevendite attraverso il circuito Greenticket, al Box Office di Cagliari (tel. 070657428) e da Sarconline (tel. 070684275). Red-com