"Atteggiamenti di rifiuto nell'accoglienza di profughi e immigrati non possono essere giustificati". Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri a Palazzo Chigi parlando di "emergenza grave, che richiede il concorso di tutte le regioni" e dicendo "sono stati individuati luoghi per l'accoglienza di profughi e clandestini in tutte le regioni, escluso l'Abruzzo".
Il piano messo a punto per accogliere i migranti sbarcati a Lampedusa prevede una "disponibilità di diecimila posti, in tutte le regioni italiane ad eccezione dell'Abruzzo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, ribadendo che "l'emergenza si risolve se e quando la Tunisia blocca i flussi e si riprende i clandestini, che devono essere rimpatriati". Il piano sarà illustrato domani alle regioni e agli enti locali in una riunione al Viminale.
"Atteggiamenti di rifiuto - ha aggiunto il ministro - non possono essere giustificati, è un'emergenza grave che richiede il concorso di tutte le regioni". "E' chiaro che nessuno vuole situazioni di questo tipo - ha concluso - ma dove ci saranno i Cie verranno garantite misure di sicurezza affinché non si creino problemi particolari".
L'emergenza immigrati si risolve "solo se e quando la Tunisia blocca le sue coste e si riprende i clandestini che sono usciti, confido che le autorità tunisine rispettino gli accordi. Il che al momento non è avvenuto". "Ho chiesto a Berlusconi di sollecitare il primo ministro tunisino - ha aggiunto Maroni - se necessario andando anche a Tunisi".
Per l'emergenza Lampedusa "ho fornito a Maroni un elenco di sette siti della Difesa, tutti al Nord" per ospitare i migranti. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, al termine del Consiglio dei ministri.
Per domani mattina alle ore 9 è convocata a Palazzo Chigi la prima riunione della cabina di regia sull'immigrazione a cui prenderanno parte esponenti del Governo e rappresentanti di Regioni, Comuni e Province. Lo ha riferito il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto.