“La cautela è obbligatoria in questa materia che ha visto già troppe entusiastiche grida di vittoria da parte della Giunta regionale. Ad oggi la realtà è una. Niente soldi alla Sardegna tanto meno quelli stabiliti dall’art. 8 dello Statuto riformato. Anzi
Si sarebbe approvato il testo delle norme di attuazione proposte dalla Giunta?
Oggi purtroppo siamo sull’orlo del baratro. Il bilancio regionale si divide tra il 90% delle spese per auto-mantenimento dell’intero sistema pubblico e il 10% per possibili investimenti. Deficit pesanti nella sanità, nella gestione del sistema idrico integrato, nel sistema della aziende regionali ( per tutte basti citare gli 8/10 milioni di euro di debito della SBS (società bonifiche sarde)). Un debito complessivo che complessivamente sfiora i 500 milioni di euro. La povertà che si diffonde e la disoccupazione alle stelle – soprattutto giovanile e femminile .
Se quanto si dice non è uno scherzo di carnevale non avremo alcuna esitazione a riconoscere i meriti del risultato a chi l’ha perseguito con impegno“. Red