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L’Italia pronta a collaborare in caso di intervento Onu, Ue, Nato

Il popolo libico prenderà le armi contro le potenze occidentali se loro cercheranno di imporre una no fly zone. Lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi in un'intervista alla televisione di stato turca Trt.

"Se prendono una decisione del genere, sarà utile per la Libia perché il popolo vedrà la verità e cioè che quello che vogliono è prendere il controllo della Libia e rubare il suo petrolio", ha detto Gheddafi."Allora, il popolo libico prendere le armi contro di loro", ha aggiunto il leader libico. L'intervista è stata trasmesso in arabo con i sottotitoli in turco. "Se al-Qaeda vincera' in Libia, ha aggiunto il Rais.  "La comunità internazionale sta capendo solo ora che noi stiamo impedendo ad Osama Bin Laden di controllare la Libia", ha detto.

Intanto, la televisione di stato ha trasmesso un servizio sulla città di Zawiyah, circa 50 chilometri a ovest di Tripoli, definita "liberata". Un soldato del regime, citato dalla
Bbc, ha dichiarato: "Potremmo dire che controlliamo l'area al 100%, ma diciamo al 90% dal momento che ci sono ancora in giro i sabotatori". Il regime libico ha dispiegato carri armati e decine di pick-up carichi di militari per riconquistare la città, sotto assedio da giorni.

Ancora, le truppe di Muammar Gheddafi hanno sferrato un altro attacco, aereo e terrestre, a Ras Lanuf, 350 chilometri a ovest di Bengasi. Lo ha riferito Al Jazira. Secondo un corrispondente della tv panaraba, gli aerei del colonnello hanno bombardato posizioni dei rivoltosi in una zona ricca di installazioni petrolifere, che in caso di esplosione potrebbero causare un disastro difficile da calcolare.

Intanto, la tv Al Jazeera ha annunciato che tre aerei appartenentia Gheddafi sono partiti da Tripoli alla volta di Vienna, Atene e il Cairo. Nel capoluogo egiziano, secondo fonti aeroportuali sarebbe appena sbarcato un emissario del Rais.

L'Italia è pronta a dare il suo attivo contributo alla migliore definizione ed alla conseguente attuazione delle decisioni attualmente all'esame delle Nazioni
Unite, dell'Unione Europea e dell'Alleanza Atlantica. E' quanto si legge nel comunicato finale della riunione del Consiglio supremo di difesa tenutosi stamane al Quirinale.