“Dall’audizione di questa mattina in Commissione Industria è emerso chiaramente che la Regione non ha alcuna volontà di rilanciare l’attività della miniera di Silius. L’assessore Cherchi non ha messo in campo nessun atto concreto che risponda alle aspettative del territorio, dei sindacati e dei lavoratori che tante volte, e in maniera insistente, gli hanno chiesto di muoversi con determinazione in merito al futuro della miniera, unica realtà produttiva di una zona colpita aspramente dalla crisi”.
Le parole di Andrea Garau, commissario liquidatore della Fluorite spa, durante l’audizione in Sesta commissione, non hanno convinto il consigliere Giampaolo Diana (Pd), fortemente critico e preoccupato del futuro della miniera. “Il commissario a fine gennaio ha stipulato un accordo con i sindacati in cui prevede l’avvio delle bonifiche e dei lavori di ripristino ambientale, ma il commissario liquidatore, per sua stessa ammissione, ha sottoposto quell’accordo all’assessore Cherchi soltanto la scorsa settimana, dopo due mesi dalla sua definizione”.
“La Regione – continua Diana – ha la responsabilità politica e morale di utilizzare le risorse per il rilancio, non per tenere fermi gli impianti continuando a lasciare i lavoratori in una condizione di inattività quando gli stessi chiedono di essere utilizzati a fini produttivi”. Per il consigliere dei Democratici “è inaccettabile che ci si nasconda dietro un’indagine della magistratura, che riguarda le gestioni precedenti, per bloccare qualunque iniziativa. Chi governa oggi ha il dovere di rendere immediatamente utilizzabile quel giacimento di oltre 750mila tonnellate di fluorite che potrebbe rilanciare l’economia del territorio”. Red