Sospeso l'esame del dibattito sul caso Quirra, il Consiglio regionale ha iniziato ad affrontare il tema del futuro dei trasporti marittimi da e per la Sardegna e le isole minori. Il capogruppo del Ps d'Az Giacomo Sanna, illustrando una mozione presentata dalla maggioranza ha detto: "Abbiamo venti anni di ritardo. La colpa è di tutti noi, in primis del centrodestra. Non possiamo stare in silenzio e lasciare che le decisioni si prendano altrove". Con riferimento alla procedura di privatizzazione della Tirrenia, il timore espresso è che dal monopolio pubblico si passi a quello privato, quando invece ci potrebbe essere una nuova possibilità di creare una compagnia di bandiera ("negli anni Ottanta il Partito sardo d'Azione lottò per questo, è stato il nostro sogno, il sogno di Mario Melis") in sinergia con il Governo e con la Regione Sicilia. Citando l'aumento improvviso del 100% delle tariffe e accusando gli armatori di fare "cartello", Sanna ha invitato il neoassessore ai Trasporti Christian Solinas a non stimolare assolutamente un accordo tra le compagnie per evitare una turbativa d'asta. Poi, ha chiesto che si fissi una tariffa unica e che si faccia partire la continuità territoriale per le merci. Per quanto riguarda i collegamenti con le isole minori, l'esponente sardista si e' riferito alla privatizzazione della Saremar oggisotto controllo regionale: "Rischiamo che finisca nelle fauci dei pescecani".
Alla mozione sono state accorpate tre interpellanze sulla privatizzazione della Saremar (Idv), sulla soppressione della linea Tirrenia Arbatax - Genova (Pdl) e sul futuro della Enermar che opera sulla tratta La Maddalena - Palau (Pd). Red