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Seconda commissione (Diritti civili) – Audizione dei rappresentanti di Anci, Asl Sassari ed enti autorizzati sul testo unico su adozioni e affidi.

La Seconda commissione, presieduta da Silvestro Ladu (Pdl), riunitasi questa mattina, ha proseguito i lavori sul testo unico in materia di adozioni e degli affidi che racchiude le due proposte di legge presentate da maggioranza e opposizione sull'argomento.

Durante l'audizione dei rappresentanti di Anci, Asl Sassari ed enti autorizzati, è scaturita la posizione unanime e positiva per una Consulta che gestisca e coordini i lavori di tutti gli organismi attori nei processi di adozione e affido, mentre si è deciso per un no per quanto riguarda l'istituzione di un'agenzia regionale che rischierebbe di diventare un "ennesimo carrozzone che disperde risorse e un duplicato degli enti autorizzati che già agiscono nel settore".

Il direttore Umberto Oppus ha sottolineato l'importanza del ruolo dei Comuni attraverso la rete esistente dei servizi sociali "che però andrebbe potenziata e posta in grado di offrire un servizio più puntuale e veloce".

Daniela Sitzia ha poi posto l'accento sulla differenza sostanziale tra affido (temporaneo) e adozione, precisando che sugli affidi è necessario un coordinamento migliore e un aumento di risorse a tutti i livelli. In merito alla nascita di un'agenzia regionale l'Anci ha espresso forti perplessità: "Rischierebbe di essere un duplicato degli enti già esistenti, sarebbe più conveniente destinare le risorse al potenziamento dell'esistente".

Dello stesso avviso Marcello Cabiddu, responsabile del servizio consultoriale della Asl 1 di Sassari: "Condivido l'impianto del testo in esame ma credo che una gran parte di risorse debba essere messa in campo per potenziare e tentare di risolvere le problematiche che il territorio si trova ad affrontare e che riguardano in senso più ampio le politiche familiari". Il responsabile ha illustrato ai commissari la difficile situazione in cui versano i consultori familiari nell'Isola, costretti a un super lavoro perché carenti di organico. Le figure professionali presenti al loro interno (psicologi, pediatri e assistenti sociali) non sono sufficienti a coprire tutte le necessità anche per quanto concerne il tema degli affidi familiari. "E' per questo - ha proseguito - che i minori troppo spesso crescono nelle case famiglia invece di rientrare nel loro nucleo familiare originario, le equipe specializzate andrebbero potenziate in modo da poter garantire un'assistenza e un percorso più vicino alle famiglie, sia quelle di provenienza dei minori che quelle affidatarie".

Sentiti anche i rappresentanti dei cinque enti sardi autorizzati e previsti dalla legge per le adozioni internazionali (Congregazione delle missionarie figlie di San Girolamo, SOS bambino, Aibi, Ciai e Naaa), tutti concordi sul rischio caos che la nascita di un'agenzia regionale creerebbe nel meccanismo delle adozioni e degli affidi. "C'è il rischio che in questo modo ci si concentri più sulle agevolazioni, anche economiche, verso la famiglia che vuole adottare un bambino che non sul benessere del minore stesso che dovrebbe essere aiutato a tornare invece nella sua famiglia d'origine".

Secondo Maria Teresa Maccanti del NAAA, si dovrebbe guardare all'esperienza quasi fallimentare del Piemonte, unica regione in Italia che ha istituito l'agenzia regionale per le adozioni e gli affidi, che "in otto anni ha speso oltre sei milioni di euro per portare a termine meno di centocinquanta procedure d'adozione. La Sardegna è una piccola regione – ha proseguito Maccanti - e le richieste non rappresentano un numero così elevato da far pensare all'istituzione di un ente pubblico apposito e troppo costoso".

La Consulta invece, a parere di tutti gli enti, potrebbe avere compiti di coordinamento e gestione delle attività evitando la dispersione di risorse e professionalità. Il presidente Ladu ha spiegato come il testo in esame della Commissione sia per il momento solo una base di partenza e non abbia la pretesa di essere una legge definitiva e ha invitato gli enti e le organizzazioni a produrre ancora nuovi contributi utili al miglioramento del testo e al superamento degli eventuali ostacoli normativi per raggiungere l'obiettivo principale dello snellimento dei processi di adozione e affido nell'Isola. Red.

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