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Audizione del Presidente della provincia di Carbonia-Iglesias davanti alla sesta commissione “sulla grave situazione delle piccole e medie imprese del territorio”

La sesta commissione (Industria), presieduta dall’On. Alberto Randazzo (Pdl) ha sentito in audizione il Presidente della provincia di Carbonia-Iglesias Salvatore Cherchi “sulla grave situazione della piccola e media impresa del territorio”.

Nella sua esposizione, il Presidente Cherchi si è soffermato con forte preoccupazione sull’impatto della crisi nel territorio del Sulcis-Iglesiente. Una crisi che ha colpito profondamente la società “estendendosi dal settore industriale al ceto produttivo legato al commercio ed all’artigianato, con un effetto moltiplicatore che per ogni disoccupato o cassintegrato dell’industria trascina almeno altre due o tre unità di altri settori, provocando un impoverimento complessivo del tessuto economico.”

Ma oltre a questo, ha proseguito Cherchi, c’è un altro gravissimo fenomeno che sta emergendo: “di fronte alle crescenti difficoltà della sua azione, spesso piccole o piccolissima, l’imprenditore tende ad utilizzare ogni mezzo possibile per provare a salvarla e comincia a cancellare dal suo orizzonte il fisco e tutti i suoi adempimenti, senza accorgersi che così finisce in una spirale perversa.”

A sostegno della sua tesi, Cherchi ha citato alcuni dati relativi ai contribuenti sardi: 4.2 miliardi di euro di cartelle esattoriali da pagare, di cui oltre 1 miliardo attribuibile a soggetti dichiarati falliti (che, a loro volta, non potranno onorare, se non in piccolissima parte, i debiti con i creditori). Rispetto a questa situazione così drammatica, ha proseguito il Presidente della provincia di Carbonia-Iglesias che ha anche ricordato una recente manifestazione spontanea svoltasi a Carbonia con una grandissima partecipazione, “serve una capacità di risposta da parte delle istituzioni.”

Cosa si può fare in concreto? Secondo Cherchi la normativa vigente prevede alcune possibilità di intervento: una moratoria temporanea per alcuni tributi, l’alleggerimento delle sanzioni Inps, la riduzione dell’”aggio” (cioè la percentuale sulle somme riscosse) di Equitalia, l’utilizzo dei fondi di garanzia e la revisione degli studi di settore. Un “pacchetto” che la regione dovrebbe negoziare con il governo e, in particolare, con i ministeri interessati, dell’Economia e del Welfare.

Al termine dell’intervento di Cherchi hanno preso la parola l’on. Giampaolo Diana (Pd), l’On. Massimo Mulas (Misto) e l’On. Antonio Luigi Dessì (Psd’Az). Tutti hanno espresso grande preoccupazione per la situazione descritta, peraltro comune ad altre realtà dell’isola, e manifestato la consapevolezza della difficoltà di individuare strumenti pratici di intervento.

La commissione, quindi, si è riservata un ulteriore approfondimento del problema, a breve scadenza. Red

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