E' partito da corso Venezia alla volta di piazza Duomo a Milano il tradizionale corteo organizzato dall'Anpi in ricordo della liberazione del 25 aprile.
La testa del corteo, come da tradizione, è occupata dai gonfaloni del Comune, della Provincia di Milano, della Regione Lombardia e dagli stendardi delle associazioni partigiane. Numerosissimi i tricolori nell'anno del 150/mo anniversario dell'unità d'Italia. Al corteo partecipano come di consueto le associazioni di deportati, che su cartelli neri portano scritti i nomi dei campi di sterminio, la brigata ebraica, il comitato permanente antifascista e tutti i partiti di centrosinistra, con le loro bandiere.
La coda del corteo è occupata dai ragazzi del centro sociale Cantiere che un'ora prima della manifestazione sono stati protagonisti di scaramucce con le forze dell'ordine per guadagnare una posizione piu' favorevole sul corteo.
Numerosissimi, oltre al segretario generale della Cgil Susanna Camusso, i rappresentati politici, dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani, al leader dei Radicali Marco Pannella al presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, alla democratica Barbara Pollastrini.
La manifestazione del 25 Aprile "credo richiami ai valori fondamentali della Costituzione che dice alcune cose chiare". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenuto al corteo dei partigiani dell'Anpi, organizzato a Milano per celebrare l'anniversario della Liberazione, parla dell'importanza di questa giornata e dei valori che rappresenta.
La Costituzione dice che c'è "il lavoro prima di tutto; l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge; l'equilibrio tra i poteri; la disciplina nello svolgimento delle funzioni pubbliche. Se noi riprendiamo questi valori possiamo uscire tutti insieme dai problemi. Se invece, continuiamo a picconare questi valori non troveremo la strada per fare un'Italia migliore".
Contestazioni e urla di "venduto" per il segretario del Pd Pierluigi Bersani al corteo del 25 Aprile a Milano. Un gruppo di manifestanti ha indirizzato fischi e qualche protesta a Bersani e a tutto il gruppo del Pd quando questo, in corteo, ha raggiunto piazza San Babila.
Il presidente della provincia di Milano Guido Podestà è stato fischiato mentre si trovava all'interno della manifestazione nazionale organizzata a Milano in occasione del 25 aprile. Podesta' comunque non ha lasciato il corteo, nonostante le contestazioni. Qeust'anno, al contrario dell'anno scorso, il presidente della provincia non parlera' dal palco.
Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha raggiunto il palco di Piazza Duomo dove si concluderà il corteo per il 25 Aprile organizzato a Milano. Il primo cittadino non ha partecipato alla manifestazione, ma è arrivata direttamente sul palco, accompagnata in auto. Il sindaco veste la fascia tricolore come tutti gli altri primi cittadini impegnati nella manifestazione di oggi, ma non prenderà la parola, come nessun esponente politico, seguendo la decisione dell'Anpi.
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ha sottolineato che la sua presenza oggi è anche un atto in difesa della Carta costituzionale, scaturita dalle forze che hanno partecipato alla Resistenza. "Si stanno moltiplicando in Parlamento proposte che attentano al significato della Costituzione - ha detto Camusso - che non sono nè utili nè moderne, e mi pare che ci sia un continuo rincorrere il conflitto istituzionale, che non fa bene al Paese. Berlusconi vuole un Paese a sua immagine e somiglianza". Camusso ha dunque ribadito la perfetta coincidenza tra la celebrazione del 25 Aprile e la difesa della Costituzione. "Il 25 Aprile porta con sè - ha detto il numero uno della Cgil - la difesa della Costituzione di cui vanno ribaditi i principi e i valori".