L'appuntamento è per martedì, alla Camera, quando la mozione predisposta dal Carroccio sulla crisi libica arriverà al voto. E il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, spiega qual è il senso dell'iniziativa leghista: "La mozione della Lega Nord parla di pace, di diritti civili, di stabilità, di fine dei bombardamenti, di diplomazia - e non a caso nelle ultime ore Gheddafi ha proposto un cessate il fuoco - e dice no ad azioni militari di terra, ad aumenti di tasse e ad esodi di massa".
"La mozione della Lega Nord - osserva Calderoli - è la più equilibrata e completa e dovrebbero votarla tutti, non soltanto gli alleati di maggioranza ma anche le forze di opposizione che, diversamente, negherebbero i valori della sinistra storica. E' questo l'appello - conclude l'esponente leghista - che rivolgo a tutti".
Prime reazioni - "Non ci interessa l'offerta di Calderoli", è la prima risposta del capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini.
Nessuna intenzione al momento di far cadere il governo, ma Umberto Bossi resta molto arrabbiato con il premier Silvio Berlusconi. "Silvio mi ha davvero deluso, non sono mai stato così incazzato con lui", ha detto il leader della Lega in un
colloquio con la Stampa.
Bossi ha confermato che non intende per ora parlare con il premier. "Mi chiami quando ha trovato la via d'uscita, il punto di caduta e le spiegazioni", ha detto,
"perché è vero che non voglio far cadere il governo, c'è di mezzo Napolitano, non posso farlo saltare. Pero' attenzione, la mia delusione e' tanta e i miei sono incazzati neri". Dunque, ha aggiunto, "se Berlusconi insiste con i bombardamenti" e magari "con l'intervento dei soldati via terra, allora può capitare di tutto".