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La provincia di Sassari verso l’alleanza con Trento per interventi a supporto delle famiglie

Un protocollo d’intesa che preveda il supporto della Provincia di Trento, per intraprendere con successo il percorso virtuoso già compiuto dall’amministrazione provinciale trentina in tema di politiche a sostegno delle famiglie. È il progetto cui sta lavorando da alcuni mesi la Provincia di Sassari. I primi contatti tra i due enti risalgono a un anno fa, quando l’esperimento compiuto dalla Provincia di Trento venne portato all’attenzione del presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, dal coordinatore isolano dell’associazione nazionale Famiglie numerose, Mauro Ledda. Da quel momento in poi Alessandra Giudici, credendo fortemente nel progetto, ha stabilito un contatto diretto con l’amministrazione trentina e ha affidato al settore delle Politiche sociali il compito di definire con Trento i termini di «un’alleanza strategica in vista della stesura del Piano provinciale dei servizi alla famiglia, che è un impegno preciso contenuto nelle linee programmatiche adottate all’inizio di questo mandato amministrativo», come afferma la stessa Alessandra Giudici.

Nei giorni scorsi la Provincia di Sassari è volata sino a Trento per verificare di persona l’organizzazione che l’amministrazione si è data per la gestione dei servizi di supporto alla famiglia. La delegazione – guidata dall’assessore provinciale della Politiche sociali, Bruno Farina, e composta dal presidente della competente commissione consiliare, Angelo Pirisi, e dal coordinatore delle Famiglie numerose della Sardegna, Mauro Ledda – ha incontrato l’assessore della Salute e delle Politiche sociali della Provincia di Trento, Ugo Rossi, e il dirigente dello stesso settore, Luciano Malfer, che cura il progetto di coordinamento delle politiche familiari e di sostegno alla natalità. «Dall’esperienza trentina arriva la conferma che il tema delle politiche per la famiglia e per la natalità necessita di un approccio non ideologico, ma molto pragmatico», spiega l’assessore Farina.

Quella in atto in Provincia di Trento, ne sono convinti i diretti interessati, è una vera e propria rivoluzione culturale. «Ci siamo dotati di norme che portino a politiche integrate, che coinvolgano tutti i settori della vita della comunità, attraverso il diretto coinvolgimento delle famiglie, dei cittadini e delle realtà sociali», spiega l’assessore trentino Ugo Rossi. «Attraverso interventi strutturali, non temporanei né transitori – aggiunge – si vuole rendere più competitivo il territorio, sviluppando il capitale relazionale con effetti importanti anche per quello economico». Secondo il dirigente, Luciano Malfer, «stiamo constatando quanto il nuovo approccio alle politiche della famiglia consenta di far emergere dal tessuto sociale potenzialità insospettate, che si esprimono anche in nuove opportunità di lavoro».

Al ritorno da Trento l’assessore Farina auspica che «quanto prima si possa sottoscrivere quel protocollo di collaborazione promosso dal presidente, per ottenere un supporto di consulenza lungo il tragitto che si completerà con la redazione e l’approvazione del Piano provinciale dei servizi alla famiglia», che avrà tra gli altri obiettivi, secondo gli intendimenti dell’amministrazione provinciale, quelli di armonizzare i tempi delle famiglie con i tempi del lavoro, di monitorare le tariffe dei servizi gestiti dagli enti locali, così da renderli flessibili e adeguati alle esigenze delle famiglie, e di promuovere accordi con le associazioni di categoria per verificare dal punto di vista della famiglia la qualità dei servizi che il territorio offre. Red-com