Ieri mattina i Carabinieri delle Stazioni di Buddusò e Pattada hanno tratto in arresto per detenzione illegale di esplosivi e munizioni i fratelli Giovanni Antonio, 46 anni, e Mario Canu, 47, allevatori del posto.
I militari, unitamente ai carabinieri Cacciatori di Sardegna, sotto il coordinamento della Compagnia di Ozieri, hanno effettuato numerose perquisizioni di ovili nelle campagne tra Pattada e Buddusò alla ricerca di armi, munizioni ed esplosivi, dopo il terribile duplice omicidio di Giovanni Battista e Antonio Bacciu e il tentato omicidio dei due fratelli di quest’ultimo, del 29 aprile scorso.
Nel corso della perquisizione all’azienda dei fratelli Canu, in località Sa Dispensa, sono stati rinvenuti
Esplosivi e cartucce, accuratamente avvolti nel cellophane ed abilmente occultati in alcuni anfratti tra i muretti a secco, saranno affidati al R.I.S. di Cagliari per gli esami balistici.
Per quanto riguarda il materiale esplodente, si dovrà verificare se sia stato utilizzato in qualcuno degli attentati verificatisi negli ultimi anni a Buddusò. In ogni caso si tratta di un rilevante recupero se si pensa che un metro di miccia detonante corrisponde, come potenza distruttiva, ad un candelotto di dinamite.
Ad analogo esame verranno sottoposte le cartucce; in particolare, quelle calibro 12 saranno comparate con quelle utilizzate contro i Bacciu e repertate sul terreno nel corso del successivo sopralluogo dai carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Sassari.
I due fratelli sono stati condotti al carcere di San Sebastiano.