E' stato il bombardamento Nato più pesante su Tripoli dall'inizio della guerra, lo scorso 19 marzo. Il portavoce del governo libico, Moussa Ibrahim, ha detto che nei raid di stanotte sono rimaste uccise almeno tre persone e che i feriti sono decine. Secondo Ibrahim gli attacchi aerei hanno preso di mira edifici usati dalle unita di volontari dell'esercito libico.
In un comunicato la Nato fa sapere che gli attacchi aerei di stanotte su Tripoli hanno colpito un deposito di veicoli accanto al complesso di Bab al-Aziziya, che era usato dalle forze del regime per "condurre attacchi sui civili". Non è chiaro se il deposito sia l'unico obiettivo colpito dai raid. Bab al-Azizya, il 'fortino' di Gheddafi che include una serie di strutture di uso militare, è stato più volte bombardato da attacchi dell'Alleanza.
I progressi nel mondo arabo e nel Medio Oriente saranno incerti e "non possiamo dettare il ritmo e l'obiettivo del cambiamento in atto. Ma siamo a fianco di
coloro che vogliono portare la luce, sostenere coloro che cercano la liberta'. Lo affermano, sulle pagine delTimes, oggi, il presidente americano Barack Obama e il premier britannico David Cameron.
"La democrazia e il rispetto dei diritti universali - continuano - sono un bene per i popoli della regione ma sono anche un componente essenziale per l'antidoto contro
l'instabilità e l'estremismo che minacciano la nostra sicurezza".
In Libia "abbiamo mobilizzato la comunità internazionale per tutelare il popolo dal regime di Gheddafi, abbiamo prevenuto una catastrofe umanitaria e continueremo ad attuare la risoluzione dell'Onu con i nostri alleati", osservano Obama e
Cameron. "I nostri sforzi contro al-Qaida e la nostra missione in Libia - dicono ancora - sono critiche per il mondo che vogliamo costruire. L'ideologia di Bin Laden non ha fatto proseliti. Il regno di Gheddafi rappresenta il passato per la regione. Vediamo la prospettiva di democrazia e diritti universali nel mondo Arabo e questo ci riempie di fiducia e rinnova l'impegno a un'alleanza basata non solo sugli interessi ma sui valori. Siamo consapevoli dei rischi e delle incertezze".