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Fortza Paris: Piscina comunale, facciamo due conti.

L’apertura al pubblico della piscina comunale doveva rappresentare il fiore all’occhiello dell’attuale maggioranza di centrodestra, sardista e di sinistra al governo di Assemini. Ritardi cronici e spesse da guiness dei primati sono un ulteriore ed inevitabile boomerang che affonda lentamente un esecutivo paralizzato da chiara incapacità e da lotte intestine. In tre anni non si è riusciti a rispettare un solo punto degli impegni programmatici. Un record!

Per stessa ammissione del sindaco, Paolo Mereu, la piscina è stata finita di progettare nel lontano mese di aprile del 2002. Oggi si innalza come una cattedrale sconsacrata lungo la Statale 130. Ancora incompleta dopo nove anni di attese e di promesse. Anni che non sono trascorsi in vano. Infatti, i costi di realizzazione sono passati da 3 milioni e mezzo di euro agli attuali 7 milioni e mezzo. Un incremento di oltre il doppio rispetto all’investimento inizialmente previsto. La struttura si sarebbe dovuta aprire nel mese ottobre del 2008. Ad oggi, l’amministrazione comunale non è in grado di definire una data nemmeno approssimativa che risponda alle pressanti richieste dei cittadini. La struttura dovrebbe essere consegnata dalla ditta appaltatrice il prossimo 30 giugno, ma manca la realizzazione dei parcheggi, una recinzione adeguata e la certificazione dei Vigili del fuoco. Parcheggi per i quali sono disponibili 1 milione e 200 mila euro da destinare all’acquisizione delle aree. Non si sa se i terreni interessati verranno comprati o espropriati. Quasi un ettaro di parcheggi che appaiono eccessivi rispetto alle reali esigenze. Costi che potrebbero lievitare ancora e nessuno lo esclude. Un ulteriore scempio amministrativo che non sembra trovare soluzione visto che il sindaco non ha ancora provveduto a nominare il nuovo assessore ai lavori pubblici, dimissionato lo scorso mese di dicembre.

Mentre la quasi piscina rimane illuminata da mesi notte e giorno e, l’amministrazione comunale non sa nemmeno chi dovrà pagare la bolletta energetica, per Fortza Paris rimangono inevase anche altre domande: quando verrà decisa la modalità di gestione? Si è davvero convinti che la struttura sarà in grado di assorbire 65 addetti? I macchinari installati sono ancora pienamente efficienti e funzionali? La piscina sarà fruibile con condizioni di favore per gli svantaggiati? Ma, questa è cosa diversa, si chiama politica. Red