Da una settimana non si avvistavano più barconi diretti verso Lampedusa. Ma oggi la tregua è finita. La Guardia Costiera ha segnalato due barconi in arrivo nel Canale di Sicilia, una ventina di miglia a sud dell'isola: sulla prima imbarcazione ci sono circa 250 profughi subsahariani; sulla seconda, più lontana, una cinquantina di tunisini.
I nuovi sbarchi sono previsti per oggi pomeriggio, dopo che le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza andranno in loro soccorso.
Intanto l'Unione europea smentisce l'Italia: dopo mesi di allarmismo leghista, Cecilia Malmstroem, commissario Ue agli Affari Interni, ha dichiarato ieri a Bruxelles l'inesistenza di un'emergenza immigrazione nel nostro Paese così ingestibile da dover invocare regole speciali dell’Unione europea o la redistribuzione dei rifugiati. La dichiarazione ha convinto anche il premier Silvio Berlusconi, che ieri a “Porta a Porta” si è smarcato dalle tesi leghiste e ha affermato che "siamo un Paese di 60 milioni di abitanti e non dobbiamo avere paura dell’arrivo di qualche migliaio di persone".
Anche Mohammed Benhammou, esperto internazionale nei settori della sicurezza e del terrorismo e presidente del Centro marocchino degli studi strategici, intervenendo oggi alle Giornate di studio del Partito Popolare Europeo in corso a Palermo, ha sottolineato che dall'inizio dell'anno sono sbarcate solo 25 mila persone, a fronte di centinaia di migliaia di immigrati arrivati dal Nordafrica in altri periodi.
Non siamo dunque in una sistuazione allarmante sul fronte immigrati. Semmai, ha evidenziato Benhammou, il problema è rappresentato dall' "immigrazione che avviene all'interno: centinaia di migliaia di egiziani, tunisini e marocchini che vivevano in Libia, prima della guerra adesso stanno tornando nei loro paesi di origine e questo crea numerosi problemi perche' i paesi del Maghreb si trovano ad accogliere questi migranti". Secondo il docente universitario il Mediterraneo è diventato una sorta di punto d'incontro: "Per questo, soprattutto dal punto di vista umanitario, è importantissima la cooperazione tra l'Europa e gli stati del Nordafrica".