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Approvato il bilancio 2010, esame Ias superato, Sardafidi consolida la sua leadership in Sardegna.

Quest'oggi si è tenuta l'assemblea Ordinaria dei Soci della Sardafidi per la discussione del bilancio dell'esercizio 2010 che, per la prima volta conseguentemente all'iscrizione ottenuta nel marzo 2010 tra gli intermediari finanziari vigilati, è stato redato secondo i principi IAS.

Quasi il 50% di crescita con 192 milioni di Euro di affidamenti intermediati nel corso del 2010 contro i circa 130 milioni del 2009, 243 nuovi soci per un totale di 2745 soci, patrimonio di vigilanza adeguato ai parametri indicati da Banca d'Italia come requisiti di patrimonializzazione per gli intermediari finanziari ex art. 107 TUB, 450 milioni di Euro di affidamenti in essere per 190 milioni di Euro di garanzie - questi i numeri presentati all'Assemblea dei Soci che hanno approvato all'unanimità il bilancio al 31 dicembre 2010.

I risultati confermano la forte crescita della Cooperativa di garanzia fidi della Confapi Sardegna che rafforza la leadership in Sardegna e porta la Sardafidi a essere tra i Confidi 107 più attivi a livello nazionale.

"La straordinaria operatività del 2010 è ancora più rilevante se si considera la situazione di grave crisi economica in cui si è sviluppata - ha affermato il Presidente Gaia – caratterizzato dal persistere di un forte razionamento del credito per le PMI. I Confidi stanno dimostrando, dopo una profonda trasformazione e riorganizzazione per adeguarsi alle mutate esigenze di mercato, di essere dei veri e propri ammortizzatori della crisi e di essere un ottimo sostegno per le imprese".

"Gli innumerevoli adempimenti richiesti dal nuovo status – riferisce Marcello Tiddia Direttore Generale della Sardafidi - ha imposto intense attività formative e di adeguamento delle procedure di gestione che da un lato non hanno, grazie all'impegno profuso dalla struttura, comportato il temuto rallentamento dell'operatività ordinaria, proseguita ad alti ritmi al fine di soddisfare una sempre maggiore richiesta di assistenza da parte delle imprese socie".

L'iscrizione di Sardafidi all'albo degli intermediari finanziari, con lo sviluppo di tutti gli adempimenti richiesti dalla Banca d'Italia, ha consentito un effettivo apprezzamento della garanzia da parte delle banche grazie a ponderazioni al 20% del patrimonio anziché del 100%, come avviene per i confidi non iscritti, favorendo il consolidamento della posizione sul mercato di riferimento e creando nel contempo le premesse per interessanti sviluppi futuri. Com.