Nell’ambito del contrasto dei reati legati allo sfruttamento sessuale dei minori, della pedopornografia ed in particolare della diffusione e lo scambio di materiale cine fotografico attraverso la rete internet, la Procura della repubblica di Cagliari ha avviato un’inchiesta nel territorio regionale, delegando per le indagini il compartimento Polizia postale e delle comunicazioni per la Sardegna – Cagliari.
L’inchiesta è nata a seguito degli sviluppi su una vasta attività svolta in ambito internazionale su segnalazione dell’Interpol.
L’attività, già a suo tempo avviata dall’omologo ufficio di Trento, ha condotto alla individuazione e identificazione dei fruitori di una vasta quantità di file (video e foto) di tipo pedopornografico presenti in rete ed acquisibili attraverso due server allocati all’estero.
Il sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale di Cagliari Maria Virginia Boi, ha disposto 7 perquisizioni nei confronti di A.L., 31 anni di Assemini, M.A.O., di 56 anni, di Cagliari, S.V., di 30 del capoluogo regionale, L.N., di 62 di Carbonia, S.N., di 25 anni, di Iglesias, 25 anni e G.L., di 27 anni, di Sassari.
L’operazione di Polizia Giudiziaria, conclusa nei giorni scorsi dalla squadra investigativa, ha portato al sequestro di una ingente quantità di materiale informatico e svariate migliaia di file immagine e video di indescrivibili violenze sessuali sui bambini.
Nel corso della stessa operazione si e proceduto all’arresto del sessantenne Gesuino Loddo – processato con rito direttissimo - per il ritrovamento di svariate migliaia di file “materiale cine/fotografico di violenze sessuali su bimbi in tenera età e tanto altro”.
Complessivamente è stata sequestrata una grossa quantità di materiale, in particolare 14 personal computer, 8 hard disk, supporti dvd – svariate schede di memoria ed altro che saranno oggetto d’esame.
Per tutti l’accusa è di detenzione di materiale pedopornografico