Luciano Uras, capogruppo in Consiglio regionale di Sel-Comunisti-Indipendentistas, in riferimento all'Assemblea regionale di Sinistra ecologia e libertà ha dichiarato: "Sono convinto che il centrosinistra sardo non debba aspettare troppo per discutere, coinvolgendo tutte le sue componenti politiche e sociali, sulla strategia necessaria per restituire alla Sardegna una Regione in grado di rappresentare i diritti dei cittadini sardi, contrastare la crisi economicae sociale in atto e ridare dignità all'Isola, liberandola dalla condizione di pesante subordinazione al governo nazionale, cui oggi è costretta da un Presidente e una Giunta regionale inadeguati".
"Finalmente - ha proseguito il consigliere - potremo contare anche su una capitale della Sardegna, con il nuovo Sindaco e la sua squadra di governo, capace di reggere la sfida dell'innovazione. Questo, sopratutto se i partiti dello schieramento progressista, democratico e identitario, nessuno escluso – neppure il mio – saranno capaci di preoccuparsi meno di chi fa politica e di più per chi la fanno".
"Noi siamo in campo, - ha concluso il capogruppo - per superare l'inaccettabile esclusione dei giovani e delle donne dal diritto di realizzare se stessi come persone e nel lavoro. Queste forme di esclusione danno origine anche allo squilibrio intollerabile della rappresentanza politica nelle istituzioni, sia dei giovani che delle donne. In un Consiglio comunale come quello di Cagliari trovo tragico che solo il nostro partito abbia eletto due donne su quaranta: le uniche due su ventiquattro della maggioranza. Ecco perché dico che anche il centrosinistra deve fare passi in avanti ed è anche per questo che continuo a sostenere che sarebbe un segnale significativo se la prossima candidatura per la guida della Regione fosse quella di una donna". Red.