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Centri Commerciali Naturali – Approvati i criteri di attuazione per le agevolazioni.

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Luigi Crisponi, ha approvato le nuove direttive e i criteri di attuazione per le agevolazioni a favore dei Centri commerciali naturali (Ccn) che, secondo l’articolo 36 delle LR 5/2006, si propongono di valorizzare e riqualificare il commercio nelle aree urbane in armonia con il contesto naturale, sociale e architettonico, con particolare riferimento al rilancio economico – sociale dei centri storici. I contributi, concedibili sino a un massimo di 100 mila euro, rientrano nella categoria ‘de minimis’.

"Le nuove direttive e, soprattutto, la rimodulazione degli incentivi – ha spiegato l’assessore Crisponi - intendono promuovere programmi nei quali prevalga la qualità, con interventi mirati a migliorare l’accoglienza nelle vie dei centri urbani e dei centri storici sia dal punto di vista dell’impatto ambientale e della sicurezza, sia con allestimenti che raccontino i nostri segni identitari e della tradizione".

Tra i principali elementi di novità proposti, l’istituzione presso l’Assessorato dell’Albo regionale dei Centri commerciali naturali, che consentirà di avere un quadro dettagliato e aggiornato degli organismi operanti in Sardegna e implicherà per i Ccn interessati la semplificazione della documentazione da presentare annualmente. L’iscrizione all’Albo sarà presupposto indispensabile per l’ottenimento dei contributi. Altre novità di rilievo per l’assegnazione degli incentivi è l’anticipazione fino all'80% delle risorse concesse e la presentazione delle domande a ottobre dell’anno precedente a quello a cui si riferiscono le attività di promozione. La valutazione delle istanze avverrà tramite l’attribuzione di premialità, che tenderanno a privilegiare i Centri commerciali naturali che operano in piccoli comuni e in comuni a rischio di spopolamento.

Nello specifico, tramite questo provvedimento, saranno ammissibili al contributo di agevolazione programmi annuali finalizzati, coerentemente con le strategie della Giunta Cappellacci, a promuovere l’offerta e la migliore accoglienza dei cittadini nelle aree dei centri commerciali naturali. E, dunque, piani che comprendano servizi comuni (come per esempio i baby parking), iniziative di fidelizzazione della clientela (fidelity card, benefit, sconti, premi, ecc.), interventi di valorizzazione dell’immagine (arredo urbano identitario, tende, fioriere, abbattimento barriere architettoniche), anche in collaborazione con i comuni per il decoro urbano, la raccolta rifiuti, la pedonalizzazione, ecc.; inoltre, interventi per la sicurezza (videosorveglianza e impianti di illuminazione) e per il risparmio energetico, sistemazione di vetrine per feste e celebrazioni con denominatore comune a carattere identitario, spese sostenute per formazione degli operatori (corso di lingua, packaging, marketing e vetrinistica), interventi strategici di comunicazione (sito internet, opuscoli promozionali, guide, loghi, ecc.).

"Da alcuni anni il comparto del commercio - ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci - risente fortemente della crisi generale che ha comportato un drastico calo dei consumi e un conseguente ridimensionamento della rete commerciale, la ripresa del settore e l’inversione di tendenza nei consumi passano anche attraverso il rilancio e lo sviluppo dell’attività dei Centri commerciali naturali, seguendo azioni coerenti con le tre linee generali adottate dall’assessorato, ossia identità, trasversalità e destagionalizzazione. Nel frattempo gli uffici dell’assessorato lavoreranno di concerto con le associazioni di categoria all’elaborazione di una ancor più moderna articolazione di rilancio del comparto, che si chiamerà ‘Distretti urbani del commercio’". Red.