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Riforme – Assessore Floris: “Irrinunciabile necessità di un grande progetto di riforma”.

L'assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, intervenendo al convegno del sindacato dei dirigenti regionali (Sdirs) sul rapporto tra direzione politica e amministrativa, alla luce della riforma della legge 31/98 che riguarda la disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione, ha dichiarato: "La Sardegna ha l’irrinunciabile necessità di un grande progetto di riforma che guardi a un nuovo modello di Regione in grado di rispondere, con adeguatezza, alle nuove e mutate esigenze della società".

"Raccogliendo le istanze dei sardi che da troppi, molti anni, chiedono un forte cambiamento, riforme, innovazione e modernizzazione sia nelle istituzioni che nella pubblica amministrazione – ha detto l’assessore – la Giunta Cappellacci, nel rivedere in forma organica l’ordinamento del personale, ha voluto porre un primo tassello nella costruzione di un nuovo progetto autonomistico: una scelta di campo che punta a separare e demarcare, con chiarezza e precisione, la responsabilità politica da quella amministrativa. In questa ottica, non sono più sufficienti le sole direttive o indirizzi politici, ma va affidata a un organismo esterno la misurazione della produttività, dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa".

L’assessore Floris ha quindi auspicato una collaborazione bipartisan e, raccogliendo tale invito, l’ex presidente della Regione Renato Soru, presente ai lavori, si è detto disponibile a un confronto costruttivo quando i provvedimenti di riforma saranno esaminati dall’Aula. Il disegno di legge di aggiornamento della 31/98, già presentato alle organizzazioni sindacali, disegna un assetto complessivo e un modello organizzativo per obiettivi, il cui conseguimento – dal miglioramento della qualità del lavoro all’organizzazione, dalla valorizzazione del merito all’aumento della produttività - è affidato a criteri di responsabilità e di autonomia, di flessibilità ed efficacia, di imparzialità e di trasparenza, di controllo, verifica e di misurazione dei risultati.

"Nella consapevolezza che la riforma della legge 31 non sia sufficiente da sola a tracciare un nuovo modello di Regione – ha sottolineato l’assessore Floris - è oltremodo indispensabile distinguere i ruoli e le funzioni della Giunta e del Consiglio Regionale, rafforzando la centralità della massima assemblea sarda e lasciando al governo regionale il potere di indirizzo e di direttiva entro il quadro definito dalle leggi". Red.

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