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“Xterra Italy” ritorna giovedì con la prova di Mountain-bike, aperta agli agonisti e ai semplici appassionati.

Dopo lo spettacolo del triathlon internazionale off road andato in scena domenica nella splendido scenario del parco naturale di Biderosa a Cala Ginepro, e che ancora un volta  ha stregato migliaia di spettatori e i migliori specialisti mondiali (vittoria di Oliver Marceau e Marion Lorblanchet), l’ Xterra Italy ritorna giovedì con la prova di Mountain-bike, aperta agli agonisti e ai semplici appassionati.

Gli agonisti parteciperanno All’xterra Italy Mountain Bike Race valida come profva regionale di Off Road e si sfideranno a chi taglierà per primo il traguardo,  gli appassionati, invece, prenderanno parte alla Mountain Bike Tourist, e si godranno l’emozione del percorso senza l’apprensione della sfida.

Gara che ritorna per il terzo anno consecutivo variando la lunghezza del percorso che passa dalla distanza Marathon delle edizioni precedenti a quella di una prova Point to Point su 42 chilometri che avrà la partenza da Irgoli alle 10 (ritrovo in piazza municipio alle 7 e 30) e arrivo l’arrivo a Loculi.

Cento i bikers già iscritti alla Race - poco meno quelli alla Tourist - per un numero complessivo di quasi duecento ciclisti. Tra i nomi spiccano quelli dei due portacolori della Techno Bike di Assemini Giorgio Carta e Giacomo Cabras entrambi M1. La vittoria sarà un discorso tra loro due con Carta favorito visto che domenica, nella gara triathlon a staffetta, ha coperto i 32 chilometri della frazione ciclistica in 1h 42” 38’, facendo il miglior tempo di frazione nella gara per team.

Una gara che si annuncia dura, perché anche se cambia la lunghezza, il percorso sarà impegnativo, e consente pochi attimi di tregua durante i 42Km che partono dai 25 metri di Irgoli per toccare i 781 di monte Pontesu, con un guadagno altimetrico complessivo di mille quattrocento metri.

Il primo tratto permetterà ai partecipanti di scaldare i muscoli godendo della suggestione offerta dai paesi della Valle del Cedrino, durante l’attraversamento dei centri storici di Irgoli e Onifai.

Dopo qualche chilometro, però, le ruote grasse raggiungeranno lo sterrato di gara. La prima frazione è caratterizzata da brevi salite e discese, dal sedicesimo chilometro si inizia una ripida salita sino a raggiungere  in località Norghìo. Poi, dopo una piccola discesa si risale percorrendo mulattiere impervie che conducono a Monte Pontesu (27° chilometro) particolarmente suggestivo per le sue cime granitiche ricche di vegetazione e sorgenti d’acqua.

Negli ultimi 15 Km si affronta una lunga discesa che conduce alla valle in cui è situato il santuario campestre di San Michele che, nel dopo gara, ospiterà atleti e accompagnatori per la sosta pranzo e la cerimonia delle premiazione.

Un percorso contraddistinto dalla estrema varietà di scenari e da aspetti naturalistici di rara bellezza, tipici della Valle del Cedrino. Com