Gare d’appalto, assegnazione di incarichi e concorsi pubblici. Sono i principali obiettivi di molte indagini e procedimenti, anche penali, che sovraccaricano i tribunali dell’Isola in cui sono coinvolti spesso gli amministratori pubblici. Per risolvere e regolare una situazione che porta allo “stallo e alla stasi del funzionamento della macchina pubblica”, Sinistra Ecologia e Libertà ha proposto un emendamento (il numero 153) all’articolo 27 del Dl 222, Collegato alla Manovra finanziaria 2011-2013, che reintroduce il controllo preventivo degli atti dei Comuni, delle Province e delle associazioni di Comuni. Per il capogruppo in Consiglio regionale di Sel-Comunisti-Indipendentistas, Luciano Uras, la norma, presentata questa mattina durante una conferenza stampa, contrasterebbe i diffusi illeciti perpetrati nelle pubbliche amministrazioni grazie alla stipula da parte della Regione di appositi protocolli di intesa con la Corte dei Conti finalizzati a disciplinare apposite modalità di controllo preventivo di legittimità degli atti amministrativi della Regione.
“Con la riforma del Titolo V della Costituzione – ha spiegato Andrea Deffenu, docente di Diritto costituzionale all’Università di Cagliari – i controlli preventivi erano stati aboliti nella convinzione che ciò potesse portare a una maggiore efficienza nei servizi degli enti locali, ma ciò ha sortito un effetto opposto, facendo aumentare enormemente il livello di corruzione nell’apparato pubblico”. Per Deffenu l’introduzione dei controlli preventivi non porterebbe ad alcuna “lesione dell’autonomia amministrativa, al contrario sarebbe una tutela per gli amministratori locali”.
“L’attuale situazione – ha sottolineato Michele Piras, coordinatore regionale di Sel – porta alla paralisi dell’attività amministrativa o ai contenziosi e ciò si traduce in una sempre minore capacità dell’ente pubblico di dare risposte concrete e immediate ai cittadini”. Il rischio di stallo “si ridurrebbe enormemente se fosse un organo terzo a effettuare i controlli in maniera preventiva”. Luciano Uras ha spiegato che l’intento dell’emendamento è di portare la questione all’interesse del Consiglio regionale: “Spero che la discussione che ne scaturirà porti a soluzioni condivise nell’ottica della tutela degli amministratori locali e della ricerca della massima efficienza. Ritireremo l’emendamento se durante la discussione in Aula ci sarà la volontà di predisporre un ordine del giorno di tutto il Consiglio regionale”, ha concluso Uras. Red