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Trasporto merci: i vertici di Confindustria Sardegna e degli operatori del settore incontrano il Presidente Cappellacci

Credo sia stato un incontro utile per entrambi, per noi e per il Presidente Cappellacci” così il Presidente Massimo Putzu, a conclusione della riunione di ieri sera, a Villa Devoto, tra i vertici della Confindustria Sardegna accompagnati da rappresentanti del settore trasporti e di alcuni importanti settori manifatturieri e il Presidente della Regione Sardegna, insieme agli Assessori dei Trasporti e del Turismo e il Presidente della SFIRS.

Abbiamo fatto il punto sulla situazione del trasporto marittimo – ha proseguito il leader degli Industriali sardi – con particolare attenzione al problema della continuità territoriale delle merci”.

Abbiamo evidenziato come l’industria in senso stretto nella nostra Regione contribuisca al PIL per solo il 9,6% contro il 16,9% a livello nazionale. Far crescere l’industria non significa soltanto aumentare il numero delle imprese. Questo non serve a nulla se poi il mercato rimane quello locale, di 1,6 milioni di abitanti.

Avremo più imprese, sempre più piccole che si divideranno un mercato minuscolo, non cresceranno, non creeranno reddito, nè occupazione. Dobbiamo mettere le nostre imprese nelle condizioni di collocare le proprie merci sui mercati nazionale e internazionali a condizioni e prezzi che siano almeno equiparabili a quelli dei nostri concorrenti” ha spiegato Putzu.

Come imprese abbiamo una sola possibilità per portare le nostre merci al di fuori della Sardegna: su gomma e per mare. Affrontare il problema della continuità territoriale delle merci significa far sì che la catena della logistica gomma-nave sia tale da assicurare il trasferimento dei nostri prodotti in quantità ed a costi sostenibili, in modo da non essere posti fuori mercato” ha proseguito il Presidente di Confindustria Sardegna.

Adesso non è così. Non lo è da oggi. Sono anni ormai che manifestiamo le nostre preoccupazioni. Ma oggi siamo arrivati ad un punto sicuramente di svolta. Servono strategie e scelte chiare orientate a dare sbocco alle nostre merci. Senza di esse non ci sarà alcuna possibilità di crescita e anzi rischiamo che le poche aziende valide siano poste fuori mercato dal costo della logistica, come evidenzia chiaramente il caso dei nostri prodotti minerari ed estrattivi”.

“Abbiamo chiarito di non essere contro la Regione e le soluzioni di emergenza adottate, ma riteniamo anche che vadano promossi interventi che consentano di risolvere il problema in via definitiva: il mare è la nostra principale infrastruttura. E come tale dobbiamo trattarla facendo tutto quanto è in nostro potere per farne una condizione di vantaggio e non di ostacolo al nostro sviluppo”.

“L’incontro ha permesso di chiarire ed approfondire quanto la Regione sta facendo ed intende fare per dare risposte alle imprese manifatturiere della Sardegna – ha proseguito Putzu - Da parte nostra abbiamo auspicato interventi volti ad ottimizzare la tempistica e ridurre le tratte terrestri nel trasporto su gomma dei traffici merci Penisola-Sardegna, potenziando le linee merci e trasferendo importanti quote di traffico merci dalla strada al mare, abbattendo il loro costo”.

“Abbiamo anche sollecitato la Regione a mantenere aperto un confronto con Governo e Armatori privati per una migliore definizione e orientamento delle problematiche del settore, a partire dalla privatizzazione della Tirrenia”.

“Al tempo stesso, abbiamo condiviso con il Presidente Cappellacci la necessità di essere parti attive e pro attive per quanto riguarda la Convenzione che, nell’ambito dell’operazione Tirrenia, regolerà nei prossimi otto anni il sistema di rotte onerate, facendo sì che risponda e sia coerente con gli obiettivi di sviluppo dell’intero comparto industriale della nostra Regione”.

“In particolare ci siamo detti d’accordo sulla necessità che, nell’ambito della convenzione tra Stato e Nuova Tirrenia vengano definite con chiarezza rotte, stagionalità, tipologie, di mezzi navali, frequenza delle corse, tempi di percorrenza, qualità dei servizi, massimi tariffari, etc coerenti con obiettivi di continuità territoriale merci e passeggeri”.

Questo è possibile soltanto promuovendo un confronto sereno e costruttivo con armatori privati, Governo e Regione nel quadro di scelte che non possono che avere una dimensione nazionale, ristabilendo condizioni di sostenibilità per il sistema logistico regionale ed affrontando i nodi legati alla nostra insularità e continuità territoriale”.

Abbiamo registrato con soddisfazione il riavvio del tavolo di confronto nazionale su basi certamente nuove e, speriamo, con una Regione Sardegna messa finalmente nelle condizioni di poter svolgere pienamente le proprie funzioni in materie che attengono direttamente il nostro sviluppo e la nostra competitività”. Red-com