Nel nuovo scandalo del calcio vi sarebbero anche altre squadre di serie A ma soprattutto sarebbero coinvolte in modo serio le partite che sarebbero state citate nei primi interrogatori dei giorni scorsi.
Lo avrebbe affermato venerdì scorso proprio Pirani davanti al gip Guido Salvini. Fonti investigative confermano i nomi delle squadre e gli incontri ma precisano che il dentista con il demone delle scommesse sportive avrebbe parlato piuttosto a ruota libera, citando in modo generico nomi di altre squadre di serie B (tra cui Modena e AlbinoLeffe) riportando informazioni di cui non aveva cognizione diretta: avrebbe insomma riferito che nell'ambiente degli scommettitori erano insistenti le voci che quei quattro incontri avevano un risultato scritto in partenza tant'è vero che si scatenarono le scommesse sui cosiddetti «over», vale a dire sul numero delle reti.
Le società coinvolte respingono le accuse al mittente. «La Roma è un club serio - ha detto il presidente uscente dei giallorossi Rosella Sensi -, sono allibita da quello che sto leggendo in queste ore». Anche la Fiorentina, attraverso un comunicato, «si dichiara estranea a qualunque ipotesi di illecito». Intanto ieri l'impianto accusatorio ha trovato ulteriori conferme dalle deposizioni di altri due indagati, i calciatori dell'Ascoli Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese, entrambi agli arresti domiciliari. «Il mio assistito è una persona che pensa solo al bene della squadra e alla famiglia» ha detto l'avvocato Daniela Pigotti, difensore di Micolucci prima di affrontare l'esame del gip Salvini. Davanti al giudice però il giocatore ascolano avrebbe fornito una versione meno cristallina: «Ero pressato dal mio compagno Sommese, che mi chiedeva di truccare le partite, in particolare quella con l'Atalanta. Io gli facevo credere di stare al gioco, ma una volta in campo pensavo a vincere». Domanda del giudice: «Ma se contro l'Atalanta la sua squadra avesse perso, lei avrebbe intascato i soldi promessi dagli scommettitori?». La risposta è stata affermativa.
Vincenzo Sommese, dal canto suo, ha descritto un quadro catastrofico di se stesso: messo fuori rosa dall'Ascoli, con la casa ipotecata, debitore di 80mila euro a Pirani che gli aveva pure pignorato un quinto dello stipendio. La sua unica via d'uscita a una situazione economica e personale disperata sarebbe stata quella di mettersi nelle mani di chi truccava le partite.
Ieri l'agenzia di scommesse austriaca Skysport 365 ha confermato che sta preparando un dossier con una serie di 10 partite su cui era arrivata una mole di puntate sospette: nell'elenco sarebbero comprese le squadre di serie A Roma, Lecce, Cagliari, Lazio, Napoli e Bologna. Secondo indiscrezioni il network austriaco sarebbe pronto a collaborare alla task force contro gli illeciti sportivi auspicata dalla Federcalcio. Il dossier sarà inviato alla procura di Cremona ma anche a quella di Napoli che sta indagando su calcio e scommesse; oggi i pm campani Filippelli e Siragusa saranno a Roma per alcune attività investigative mentre l'altro pm Melillo ha aperto un fascicolo per frode sportiva ancora ai primissimi passi e senza indagati.