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Bersani: il Governo tragga le conseguenze

"Il governo tragga le conseguenze, questa maggioranza è senza più prospettive". Cosi' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commenta il fatto che al Senato la maggioranza è stata battuta sul ddl anticorruzione e chiede che il provvedimento venga ritirato. 

"I senatori dell'opposizione - sostiene Bersani - hanno battuto il governo su un punto determinate che riguarda il senso stesso di una battaglia contro la corruzione. Il tentativo del governo di centrodestra di mettersi al riparo da una normativa seria è stato sconfitto. Il provvedimento è così crollato e deve essere formalmente ritirato". 

"Questo ulteriore fatto certifica ancora una volta lo stato di una maggioranza che non solo insegue cause sbagliate, ma che non è più in grado di sostenerle. E' tempo che si traggano le conseguenze politiche da parte di una maggioranza ormai senza piu' prospettive".

 

Bersani sul referendum: "Si vince facile come a Milano"

Domenica ai referendum "si vince facile" come a Milano. Lo ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani, nel corso della presentazione del suo libro 'Per una buona ragione'.

Pier Luigi Bersani è scettico sulla possibilità che vi sia un nuovo governo da qui a fine legislatura. "Sono più per il no", ha spiegato il segretario del Pd. Il Pd, ha ribadito , è disponibile ad un "brevissimo tragitto per modificare la legge elettorale".

Quanto alla possibilità che questo si possa fare con Silvio Berlusconi, "è altamente improbabile", ha chiarito.

Alle primarie per la leadership del centrosinistra "sono tutti benvenuti, non c'è Bersani che si mette di traverso", ma il processo deve avvenire "nella politica, perché senza buone istituzioni e buon civismo si finisce a pettinare le bambole". Lo ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani.

"Io ci sono - ha ribadito Bersani - ma non mi metto prima del progetto. Certo le primarie sono lo strumento che preferiamo, perché lo abbiamo introdotto noi, ma non le possiamo fare se uno va a Roma, un altro a Berlino, un altro a Madrid. Ci vuole prima la costruzione di un progetto, una piattaforma comune, poi vediamo chi è in grado di interpretarla". "Se toccherà a me, non metterò mai il mio nome sul simbolo, perché bisogna uscire dalla logica dei singoli e ricostruire collettivi".

Dalla cancellazione di Annozero dal palinsesto Rai "non so se ci guadagnerà Berlusconi, perché Santoro tanto risbucherà. E' la Rai che ci rimette di sicuro".  Bersani ha ribadito la necessità di "mettere mano al meccanismo" della tv pubblica. Perché la cacciata di Santoro "è un guaio enorme, una scelta sbagliata", ma c'è più in generale da risolvere la questione della governance: "Via il parlamentino, entri il codice civile, un amministratore delegato, indirizzi parlamentari sulla funzione del servizio pubblico, un'autorità garante che realizzi il pluralismo". "Non intendo avere persone nella Rai", ha aggiunto Bersani.