Conclusa brillantemente nel nuorese un’operazione dei carabinieri che ha posto fine alle azioni criminali di una banda giovani delinquenti che avevano messo a segno una serie di atti intimidatori a scopo di estorsione ed altro.
Infatti, gli investigatori della Compagnia cc di Siniscola (Nu), dopo la chiusura del cerchio sulla banda di giovani arrestati lo scorso anno che avevano seminato terrore a San Teodoro, con estorsioni nei confronti di imprenditori locali, due dei quali hanno anche subito tentativi di omicidio oltre a attentati dinamitardi che hanno interessato anche loro familiari, amici e vicini, oggi, il sostituto procuratore della Repubblica di Nuoro, Luca Forteleoni, ha emesso cinque avvisi di garanzia in carcere, quattro per concorso in tentata estorsione continuata, porto d'armi, esplosivo e ricettazione, mentre il quinto arrestato per duplice tentativo di omicidio, attentato dinamitardo e minacce di morte ai carabinieri.
A far luce sulla banda che ha agito sino a novembre 2010 con lettere estorsive, attentati e colpi di fucile contro gli imprenditori Gianfranco Sedda, edilizia, e Emilio Tuccone detto Silvio, proprietario di un ristorante, sono state le indagini dei militari di Siniscola, che hanno chiuso l'inchiesta avviata dopo i primi attentati del 6 aprile 2010 a San Teodoro, coadiuvati dalle risultanze dei militari del Ris che con comparazioni grafiche (sulle lettere minatorie), balistiche (sui colpi di pistola) e foniche (sulle telefonate ricevute dal 112) sono riusciti ad incastrare anche il presunto responsabile di lettere e telefonate.
A guidare la banda - secondo gli inquirenti - sarebbe stato Sebastiano Ruiu, di 45 anni, di Orune ma residente a San Teodoro, con lui avrebbero agito anche Gianluca Piredda, di 27, di Siniscola, Ananio Manca, di 27, di Torpè, Antonio Sanna, di 32, di Orune. Mentre il siciliano Antonio Merlino, di 27, sarebbe il responsabile del tentato omicidio dei due imprenditori e avrebbe addirittura telefonato il 31 ottobre al 112 minacciando i carabinieri, "se non fate i bravi siete tutti morti" e successivamente l'8 novembre.