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Dopo il sì della Camera, prima notte in carcere per Papa

Prima notte in carcere, a Poggioreale, per il deputato del Pdl Alfonso Papa, arrestato intorno alle 22 di ieri sera a Roma dalla Guardia di Finanza, tre ore dopo che la Camera dei Deputati aveva autorizzato l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti, nell'inchiesta P4, per una serie di episodi di corruzione e rivelazione di segreto.

Magistrato con alle spalle importanti incarichi al ministero della Giustizia, di recente sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal Csm, deputato dal 2008, l'on. Papa - secondo quanto si è appreso - aveva scelto, dopo il voto dell'aula di Montecitorio, di costituirsi nella casa circondariale di Orvieto (Terni), ma ha desistito, consegnandosi alle Fiamme Gialle, quando ha saputo che il gip aveva disposto che doveva essere condotto nel carcere di Poggioreale.

L'ingresso nella casa circondariale napoletana e' avvenuto intorno alla mezzanotte di ieri: consegnati, nel rispetto del regolamento carcerario, gli oggetti personali, l'on. Papa, accompagnato dalla polizia penitenziaria, ha raggiunto la cella che gli e' stata assegnata. In considerazione dell'orario, alcuni adempimenti all'ufficio matricola sono stati rinviati ad oggi. 

Intanto, subito dopo il voto, si è tenuto il vertice del Pdl a Palazzo Grazioli. Presente anche l'avvocato Niccolò Ghedini. Alla fine dell'incontro, sono usciti Ignazio La Russa e Angelino Alfano che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. A quanto si apprende da chi era presente al vertice, il premier Silvio Berlusconi avrebbe chiesto a coordinatori, capigruppo e segretario nazionale del Pdl di approfondire il voto di oggi alla Camera che ha portato all'arresto di Alfonso Papa. Al presidente del Consiglio non tornano i conti, e vuole avere immediatamente delle spiegazioni e un incontro con la Lega