Critico Cesare Moriconi (Pd) sul fatto che la maggioranza non vuole approfondire nella giusta maniera un argomento come questo, non accogliendo la richiesta di sospensiva chiesta da Mario Bruno. Moriconi si è comunque detto a favore di uno sviluppo turistico, ma per far ciò non debbano essere sacrificate le regole del territorio. Ribadendo poi che il centrosinistra non è il partito del no, l’esponente del Pd ha ribadito che come il buonsenso vorrebbe lo sviluppo turistico e la sostenibilità siano inscindibili e, quindi, l’argomento richiede un maggior approfondimento. Per Moriconi un buon progetto golfistico può rappresentare un vantaggio per il turismo, ma non come prospettato in questa legge.
Il vicepresidente Michele Cossa ha poi dato la parola a Efisio Planetta (Psd’Az), il quale ha sottolineato: La sola Toscana, nel 2010, ha varato un piano strategico costituendo un distretto del golf con la costruzione di 13 nuovi campi che si aggiungono ai 35 esistenti, che saranno poi trasformati in parchi naturali protetti. Planetta ha poi aggiunto che il turismo golfistico è caratterizzato da una stagionalità opposta a quello tradizionale. In Europa - ha poi evidenziato - questo tipo di turismo attrae un giro d’affari di 50 miliardi di euro, di cui 350 milioni in Italia. L’esponente del Psd’Az ha poi spiegato che in Europa i campi da golf sono 3814, di cui soltanto 278 in Italia, con la maggior concentrazione nei Paesi scandinavi e anglosassoni. Ci deve essere comunque - ha però ribadito - Planetta - il rispetto dell’impatto ambientale. Red